Mondi paralleli

Avrei voluto vivere in due mondi paralleli soltanto per poterti essere amica in uno e poterti amare nell’altro. Ma adesso non sono niente. – Elisa Fumis

(17 ottobre 2018)

 

 

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Tenersi per mano

❝Tenersi per mano è un atto intimo e tenero, che denota il desiderio di affidarsi completamente all’altra persona; è come tenersi al sicuro da questo mondo crudele.❞

(Elisa Fumis)

✍️ 17.10.2018 ✍️

 

tenersi per mano

 

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I had all and then most of you. Some and now none of you.

Sto piangendo.
Mi sento sola questa sera. Mi manca tanto un mio amico, ormai è da troppo tempo che non facciamo una bella chiacchierata. Le nostre conversazioni mi facevano stare bene. E invece ora c’è soltanto un vuoto a forma di inserire qui il suo nome nel mio cuore, che provo a colmare con la scrittura o con altre attività. Mi ero abituata così tanto alla sua presenza da non riuscire più a sopportare la sua assenza. Adesso la normalità è non sentirsi più o solo ogni tanto.
Era così tenero, proprio come un pulcino… Le cose belle finiscono subito.

 

Ho passato delle giornate durissime. Mercoledì ho provato tanto dolore, è stato insopportabile. Per fortuna giovedì pomeriggio ho lavorato e subito dopo ho finito di leggere Psychic Detective Yakumo 4. Pure venerdì sono stata molto male, anche se mi ero svegliata positiva.
Oggi finalmente ho acquistato il manga di Your Name. Non è stato facile perché mi ricorda proprio il mio amico. Riuscirò a leggerlo senza piangere troppo? Si accettano scommesse! Posso dirvi che ho guardato più volte il film e ho sempre versato un sacco di lacrime. E pure con la novel mi sono commossa tanto, pur conoscendo a memoria la storia. Sono un caso disperato!

 

Sto impazzendo. Vorrei prendere il primo treno per inserire qui la sua città, anche se sono le 23.30. Meglio fare una passeggiata per calmarmi.

 

Buonanotte.

Day 100

Quando ero bambina, sognavo di trovare una persona che potesse capirmi e volermi bene. Mi sentivo sola, incompleta. Cercavo sempre qualcosa. O qualcuno. Come se mi mancasse una parte, un pezzo della mia anima. Come se avessi perso qualcosa di prezioso tanto tempo prima. Guardavo sempre lontano, alla ricerca di qualcuno. Scrivevo sui sassi dei messaggi nella speranza di essere trovata. Trovata da qualcuno. A volte mi sedevo alla finestra; mentre guardavo le bolle di sapone allontanarsi, speravo non scoppiassero subito in modo tale da raggiungere quel qualcuno. Mi piaceva pensare che ci fosse davvero qualcuno da qualche parte desideroso di incontrarmi e di conoscermi. Ci saremmo potuti vedere in una libreria o in un bar. In qualche stazione, al binario 2. Forse ci saremmo riconosciuti al primo sguardo. “Ciao, finalmente ti ho trovata e ora non voglio lasciarti andare via. Voglio parlarti, delle canzoni che passano alla radio, di tutti i film mediocri che ho visto al cinema, di quando sono stato ferito, di quando sono stato abbandonato. Sono stato male anch’io, lo sai? Non è stato facile rintracciarti, non è stato facile vivere senza conoscerti. Non avrei voluto lasciarti nella solitudine, sono stato anch’io molto solo. Ora conosciamoci; parliamo degli amori che sono stati, di quelli inesistenti, di tutte le parole sprecate e di quelle non ancora usate. Voglio chiacchierare con te finché non mi si seccherà la gola. E anche se dovessi sentirmi così stanco perché è stata una giornata difficile, rimarrei ancora un po’ con te, soffocando gli sbadigli. Perché ti ho lasciata sola, troppe volte. E tu non meriti i vuoti e i silenzi, tu meriti solo le cose belle della vita.” Se solo quel qualcuno fosse esistito… Pur non conoscendo il suo volto o il suo nome, l’avrei individuato perché non avrebbe guardato da un’altra parte. E quel qualcuno avrei tanto voluto che fossi tu.

E.F.

Day 99

Se questo mondo fosse diverso, allora mi piacerebbe stendermi sul prato con te accanto. Ti guarderei, concentrando tutta la mia attenzione sui dettagli del tuo viso. Ascolterei la tua voce calma e rilassante e proverei a parlarti senza troppo imbarazzo. Probabilmente mi faresti ridere e io potrei deliziare le mie orecchie con la tua soave risata. Mi avvicinerei a te per toglierti gli occhiali e contemplare i tuoi bellissimi occhi. E all’improvviso tutto scomparirebbe: il parco, i rumori provenienti dalla strada, il cinguettio degli uccelli, il fruscio delle foglie mosse dal vento. Se solo questo mondo fosse diverso, potrei stare accanto a te e guardarti? Anche solo per un po’… solo per un po’.

E.F.