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Festa della mamma

Non sai cosa regalare a tua mamma in occasione della sua festa? Ti aiuto io!

Potresti optare per Parole Sbagliate, il mio romanzo fantasy.

Sinossi:
Una libreria. Un libro misterioso.
Alice, aspirante scrittrice e appassionata lavoratrice, trova “Parole Sbagliate” tra i libri a metà prezzo. Ma non è un articolo in vendita: si tratta piuttosto di un oggetto contenente un messaggio in codice da risolvere.
Quando entra un nuovo cliente, Giacomo, chitarrista in una rock band, iniziano ad accadere cose strane…
I destini di alcuni dei personaggi presenti in questo libro si intrecciano per dar vita a una storia carica di mistero, immaginazione e sentimento, dove anche le parole sbagliate hanno un grosso peso sulle sorti dell’umanità.

 

Parole Sbagliate Instagram

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Vi lascio il commento di una mia lettrice:

“Parole sbagliate”, per me, è stata una piccola rivelazione. Dopo aver assistito all’iniziale presentazione del libro da parte dell’autrice, mi era sempre rimasta la curiosità di leggerlo e solo ora, più di due anni dopo la sua pubblicazione, sono riuscita nell’intento. La storia è coinvolgente e, man mano che si va avanti con le pagine, il ritmo si fa sempre più incalzante. Il romanzo ha una buona componente fantasy e, benché io non sia un’amante di questo genere, la scrittrice è riuscita a inserirla con delicatezza nel mondo reale da lei descritto. Le parti che più ho amato di questo romanzo sono stati i retroscena delle vite dei personaggi e la descrizione leggera ma minuziosa dei luoghi in cui le vicende si svolgono. In più occasioni sembra che la natura e la città siano strettamente collegati con i pensieri e le emozioni della protagonista. È un romanzo che sicuramente consiglierei ad un pubblico adolescente e di giovani adulti.

Cosa aspetti? Fai felice tua mamma con un buon libro perché si sa… la mamma è sempre la mamma!

Q&A – Parole Sbagliate

Buonasera!

Oggi rispondo ad alcune domande che mi sono state poste da una mia lettrice.

 

Le date presenti all’interno del romanzo nascondono significati reali/personali oppure sono inventate?

Sì, le date presenti all’interno del romanzo nascondono significati reali/personali. Non sono state messe a caso: in quelle giornate sono successi alcuni avvenimenti che mi hanno segnata e che ho voluto raccontare.

Nel romanzo sono presenti elementi reali? Ad es. ti sei ispirata a persone che conosci per i personaggi? Hai citato frasi o raccontato situazioni realmente vissute e successivamente romanzate? I luoghi in cui si muovono i tuoi personaggi esistono o sono immaginari?

Sì, molti fatti sono realmente accaduti: per esempio, il concerto di Giacomo o gli atti di bullismo. Altri elementi sono stati modificati oppure inventati.
Quasi tutti i personaggi sono persone reali oppure rappresentano ciò che vorrei essere: Margherita è la persona che avrei voluto essere; Giacomo è stato un ragazzo importante per me; Greta è una fusione tra un mio amico che si è suicidato e la mia migliore amica delle elementari.
I luoghi sono esistenti oppure sono stati “mescolati” tra loro e si trovano in Friuli.

Quando hai scritto il libro ti eri fissata un obiettivo in particolare? Come ad esempio trasmettere emozioni, far passare un insegnamento, divertire il lettore…

Quando ho scritto il mio libro mi ero fissata tre obiettivi: raccontare la “mia storia”, trasmettere un messaggio importante e far emozionare i lettori. Spero di esserci riuscita!

Alice è una ragazza di 23 anni e gli altri personaggi hanno circa la stessa età. Come mai hai scelto di farle vivere gli eventi spiacevoli della sua via proprio nel periodo delle medie e, per esempio, non al liceo? In questo caso il ricordo sarebbe stato più vivo, i sentimenti più forti…

Avendo sofferto tutta la vita, ho pensato che fosse normale provare dolore anche a distanza di tanti anni. È difficile riprendersi da una tragedia del genere.
Comunque la scelta è nata anche dalla mia ossessione per i numeri e i traguardi tondi (in questo caso, 10 anni).

Quali sono le tue “parole sbagliate”?

Le mie “parole sbagliate” sono tutte quelle frasi che ho detto al contrario, per paura di essere troppo onesta e vulnerabile; sono tutte quelle parole non dette, soffocate, a causa della paura, del dolore, dei fantasmi di un passato tormentato.
Purtroppo non posso rimediare e riscrivere la storia, ma posso almeno provare a imparare dai miei errori.

La storia è nata dal semplice desiderio d scrivere un romanzo oppure sentivi la necessità di raccontare qualcosa nello specifico?

Ho sempre desiderato scrivere almeno un romanzo.
Parole Sbagliate è nato dalla necessità di mettere su carta una situazione personale che mi faceva soffrire, che avevo dentro da un po’ di tempo e che occupava troppo spazio; per liberarmene, dovevo scrivere e condividere con gli altri questa mia esperienza. Ho voluto narrare qualcosa di specifico.
Per poter scrivere qualcosa di buono, bisogna essere pronti e consapevoli, avere delle cose da dire.

Quali sarebbero le parti di te che si potrebbero trovare nell’”altro mondo”?

Nonostante sia diversa da Camilla, probabilmente anch’io avrei creato un personaggio simile a Piero. Nell’altro mondo potrebbero trovarsi tutte le mie fragilità e tutte le mie angosce; il dolore che provo e che mi fa essere sempre malinconica, anche quando dovrei stare bene o essere contenta.

 

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Recensione #8 – La Tela di Carlotta

La tela di Carlotta è un romanzo di E.B. White. In Italia è stato pubblicato da Vallecchi alla fine degli anni Cinquanta per poi essere ripubblicato da Mondadori. Sono stati realizzati due adattamenti cinematografici tratti da questo libro: un film d’animazione nei primi anni Settanta e un “live action” nel 2006.

 

La piccola Fern Arable salva da morte certa un maialino, che decide di chiamare Wilbur. Successivamente lo vende per pochi soldi allo zio, Homer Zuckerman. Cerca disperatamente di fare amicizia con gli altri animali della fattoria, ma ben presto si ritrova triste e solo. Un ragno di nome Carlotta decide di diventare sua amica. Quando scoprono che Wilbur rischia di diventare un piatto da gustare il giorno di Natale, Carlotta deve escogitare un piano per salvargli la vita…

 

La tela di Carlotta è la storia di un’amicizia genuina tra il maialino Wilbur e il ragno Carlotta, di un legame tanto profondo e sincero da far riflettere noi esseri umani. Molto spesso le persone tendono a essere egoiste, a guardare il proprio guadagno e a “usare” gli altri, senza costruire un rapporto solido e puro. In Carlotta invece non c’è traccia di cattiveria: dedica gran parte del suo tempo ad attuare un piano per salvare la vita al suo amico senza volere nulla in cambio, riuscendo a coinvolgere persino un topo individualista di nome Templeton.

Due animali così diversi riescono comunque a diventare inseparabili amici. Wilbur è ingenuo, vivace e curioso, mentre Carlotta è affettuosa, intelligente e saggia. Il primo ha bisogno della conoscenza della seconda per apprendere cose nuove, per calmarsi o solo per fare una chiacchierata prima di addormentarsi. Soltanto lei può escogitare uno stratagemma per proteggere il porcellino e coordinare le operazioni per la sua buona riuscita. Facendo gioco di squadra, gli animali riescono a ingannare gli umani; questi ultimi credono soltanto a ciò che vedono e non si fermano a osservare attentamente ciò che li circonda. Gli Zuckerman risparmiano la vita a Wilbur per avidità e trasformano il loro porcile nell’attrazione principale della loro fattoria. Sono più interessati al guadagno che al benessere dei loro animali, a differenza di Carlotta che apprezza davvero il porcellino; lei lo considera il suo migliore amico e lo trova veramente favoloso. Lui non vorrebbe avere l’attenzione puntata su di sé, lo mette in agitazione. L’annuale Fiera della contea è alle porte e deve prepararsi a essere esibito per vincere il primo premio. Wilbur ha ancora una volta bisogno della sua amica Carlotta, che decide di non abbandonarlo perché gli vuole bene. Anche l’opportunista Templeton si unisce a loro. Alla Fiera il maialino deve fare i conti con una dura realtà che lo porteranno a maturare e a contare soltanto sulle proprie forze per salvare la situazione.

 

La tela di Carlotta fa riflettere su temi importanti come l’amicizia disinteressata, l’avarizia, la perdita, la crescita. Per diventare grandi occorre una buona dose di coraggio e forza d’animo, anche quando ci si ritrova da soli.

Una storia triste e al tempo stesso divertente ci insegna a essere migliori, a riflettere su ciò che è realmente importante e ad abbandonare le cose materiali per dedicarci agli altri in modo più sincero e puro, proprio come fanno gli animali. Tutti vorremmo avere un’amica leale e dolce come Carlotta. Finale commovente e con un messaggio positivo.

 

Lo consiglio a grandi e a piccini, a chi ha bisogno di un po’ di tenerezza e vuole emozionarsi.

 

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Totto-chan, la bambina alla finestra

Totto-chan, la bambina alla finestra è un romanzo autobiografico scritto da Tetsuko Kuroyanagi, noto personaggio della televisione giapponese. In Giappone è stato pubblicato nel 1981 ed è divenuto subito un bestseller. L’edizione italiana di questo libro è stata curata da Excelsior 1881, che ha tradotto il testo dall’inglese e non dal giapponese.

 

Totto-chan è una bambina di 7 anni, curiosa e chiacchierona. Inizia a frequentare una nuova scuola, la Tomoe Gakuen, dopo essere stata espulsa a causa della sua esuberanza. La Tomoe, gestita dal preside  Sosaku Kobayashi, è particolare: le sue aule sono vagoni di un treno abbandonato e i suoi studenti imparano attraverso il gioco. Un metodo di insegnamento non convenzionale, dissimile da quello tradizionale giapponese, porta i bambini ad affezionarsi al signor Kobayashi, ad affrontare le giornate scolastiche con il cuore colmo di gioia e a conoscere usi e costumi nipponici. Totto-chan e i suoi amici devono affrontare nuove sfide e a volte devono fare i conti con la dura realtà…

 

I capitoli di questo libro si presentano come racconti assai brevi, accompagnati dalle bellissime illustrazioni di Chihiro Iwasaki. Narrano i ricordi d’infanzia dell’autrice legati alla Tomoe, una vera e propria scuola di vita. Tra folklore nipponico, prove di coraggio o gite, i bambini imparano importanti valori quali l’amicizia e il rispetto per tutto ciò che è diverso. Il signor Kobayashi ha escogitato degli stratagemmi per far sentire tutti i suoi studenti accettati e per non escludere nessuno, in modo tale da non farli crescere con inutili complessi. Si sa che l’infanzia è un periodo molto importante nella vita di ognuno di noi e tutti dovrebbero prendere esempio da questo grandissimo uomo. Pagina dopo pagina, si percepisce l’affetto che il preside prova per gli alunni della Tomoe e la stima che loro hanno per lui; questi sono sentimenti difficili da trovare oggigiorno nell’ambiente scolastico.
L’autrice ha la capacità di trasportarci in un mondo incantato, quasi fiabesco, come se fossimo circondati da alberi di ciliegio in fiore. Un mondo osservato dagli occhi innocenti di una bambina delle elementari.
Totto-chan è un’opera delicata e toccante, che trasmette serenità al lettore. Lo consiglio a tutti quelli che vogliono tornare a sentirsi fanciulli e spensierati, a tutti quelli che vogliono leggere un libro assieme al proprio figlio, a tutti gli appassionati delle tradizioni giapponesi e a chi non disdegna romanzi che possono essere un po’ lenti e che raccontano spaccati di vita quotidiana.

 

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La Moglie Tra di Noi

❝La verità è l’unico modo per voltare pagina.❞ – Vanessa

 

A volte un’ossessione può diventare pericolosa e distruggere, altre volte può salvare.
Questa è la storia di Vanessa, una donna che ho imparato ad apprezzare piano piano, pagina dopo pagina; mi sono rispecchiata molto in lei, tanto da piangere in alcuni punti. È una donna che cerca di fermare il matrimonio di Richard, il suo ex marito, con la sua sostituta, una bella donna più giovane di lei. L’uomo ha dei modi di fare impeccabili, tanto perfetto da apparire come il Principe Azzurro delle fiabe. Tanto perfetto da non sembrare vero…

La Moglie Tra di Noi non è il classico triangolo amoroso; è un romanzo originale, pieno di colpi di scena, flashback ed emozioni. È una storia impregnata di solitudine e dolore, di bugie, di passati ingombranti e torbidi, di ricerche per conoscere la verità. Una verità difficile da accettare, una verità dolorosa, ma necessaria per andare avanti, per tornare a vivere.
È una storia toccante, scritta bene, che ci insegna a essere migliori, a lottare contro i fantasmi del nostro passato per poter agire meglio nel presente e nel futuro, a non voltare le spalle alle verità, a trovare il coraggio di voltare pagina.
Non si può non amare Vanessa, la protagonista di questo libro, donna forte, che diventa fragile a causa di alcune situazioni, ma che dimostra un grandissimo coraggio. Una donna da ammirare, nonostante alcune scelte sbagliate.

Consiglio La Moglie Tra di Noi a chi cerca una storia d’amore diversa, a chi ama i misteri e chi ha un forte bisogno di conoscere la verità, tanto da “divorare” questo romanzo, pagina dopo pagina, proprio come chi brama un bicchiere d’acqua nel deserto.

 

Mi piacerebbe ringraziare Piemme e Ibs per avermi dato la possibilità di ricevere una copia omaggio di questo libro, che l’ho finito in cinque giorni. Se avessi avuto più tempo libero, l’avrei finito in meno tempo!

 

piemme

Parole Sbagliate – I commenti dei miei lettori

Donatella Peroni

Un romanzo coinvolgente, scorrevole, simpatico. Una storia carica di mistero, immaginazione e sentimento.
La protagonista è Alice, un’aspirante scrittrice che lavora in una libreria. Un giorno trova un libro misterioso che si intitola appunto “Parole sbagliate” e da quel giorno inizieranno ad accadere cose strane.
“Parole sbagliate” è un esempio concreto di come un’autrice consegna ai lettori un racconto singolare, unico.
Scorrendo le pagine, i suoi stati d’animo si comprendono in modo esplicito. Le sue emozioni sono la cosa più delicata che possiede e ce le trasmette.
Affronta molti temi delicati tra cui il bullismo a scuola o la perdita di una persona cara, ma senza rendere il libro troppo pesante.
E’ un mix di più generi: mistery, “fantasy”, romantico.
L’autrice ha avuto il potere di tenermi “incollata” alle pagine del suo romanzo dall’inizio alla fine. Il modo in cui presenta i personaggi e le ambientazioni, le innumerevoli cose strane che accadono, invitano il lettore a continuare la lettura fino alla fine, in un fiato. Personalmente amo il modo in cui riesce a concatenare le vicende che racconta.
Molto ben scritto.

parole sbagliate donatella peroni

Foto di Donatella Peroni

 

Morena Capp

La mamma di Claudia Leto, affezionata lettrice, ha trovato Parole Sbagliate interessante e non piatto come certe storie tutte uguali e che ogni pagina che leggeva era curiosa di sapere che succedeva dopo! Poi lei si appassiona solo a cose che non l’annoiano, quindi le ha fatto un’impressione positiva.

Recensione di Claudia Leto

parole sbagliate morena capp

 

Davide Marchionne

Ho letto questo libro un po’ di tempo fa, ma lo ricordo ancora con molto piacere. Ricordo le avventure e disavventure di Alice, bibliotecaria e aspirante scrittrice che trovando tra i libri a metà prezzo “Parole Sbagliate” dà inizio ad un misterioso gioco di messaggi in codice che le farà mettere in discussione l’esistenza umana. La parte dell’uomo che dalle sue ferite escono oggetti utili al prossimo è geniale. Il finale poi è magistrale, consiglio vivamente di leggerlo.

 

Sonia Bartelloni

Mi è piaciuto molto, un racconto scorrevole, piacevole e originale! Anche se a tratti un po’ malinconico…
Io pur conoscendoti poco credo che in Alice ci sia molto di te… credo che tu abbia cercato tramite Alice, di parlarci un po’ di te…
Ti faccio i miei complimenti e ti invito a scrivere ancora! Perché come dice Giacomo…”Sei brava con le parole”.

 

Anna Simoncelli

Brava Elisa, bella storia, scritto bene, scorrevole, interessante e mai noioso, con un pizzico di malinconia e un po’ di mistero, giovane e profondo, mi è veramente piaciuto.

parole sbagliate anna simoncelli

Foto di Anna Simoncelli

Parole Sbagliate – La recensione di una mia lettrice

Melania Nalin:

Cara Elisa il tuo libro “Parole Sbagliate” è stato proprio una piacevole sorpresa! Mi spiego meglio, me lo aspettavo diverso invece hai stravolto l’idea che mi ero fatta. Ben mi sta così imparo a non crearmi aspettative.
Un bel libro, scritto bene e soprattutto coinvolgente. Ho trovato un bel po’ di spunti di riflessione durante la lettura e questo mi è piaciuto.
In Alice la protagonista, per quello che ti posso conoscere, vedo te mi sbaglio?
Senza dubbio consigliato.

 

parole sbagliate melania nalin

Recensione Parole Sbagliate

 La recensione è a cura di Claudia Leto

 

Ho letto “Parole Sbagliate” per la prima volta in un caldo pomeriggio estivo seduta in una panchina sotto l’ombra di un albero, ricordo che ad un certo punto è spuntata una lacrima per una parte che mi aveva particolarmente toccata. Purtroppo, per via di vari problemi, non ho più lasciato qui un mio parere personale, quindi ho deciso di riprenderlo in mano e oggi l’ho iniziato e finito nell’arco di qualche ora!
Devo ammettere che inizialmente la divisione del libro per paragrafi e non capitoli mi ha leggermente “spaventata” poiché ho letto un libro con la stessa suddivisione ed era molto dispersivo, non c’era mai un punto buono per mettere il segnalibro e riprendere senza dover rileggere le ultime parole! Su questo, però, mi sono dovuta decisamente ricredere perché questa scelta mi ha incuriosita e man mano che procedevo nella lettura mi sono accorta che il tutto scorre fluidamente e si può benissimo interrompere a fine paragrafo senza perdere poi il filo. Un lato sicuramente positivo è che non risulta mai monotono o pesante, non è affatto una storia sentita e risentita come se ne trovano molte, ha una sua unicità accompagnata ad uno stile di scrittura semplice e allo stesso tempo appassionante. I dialoghi sono profondi e mai inseriti a caso tanto per allungare la frittata, cosa che a volte risulta difficile.
Proseguendo nella storia, ho notato che praticamente tutti i personaggi hanno nomi di persone che conosco e però, nonostante la “paura” che potessi associarli a loro e questo rovinasse la lettura, la storia mi ha preso così tanto da farmi dimenticare questo dettaglio.
Alice è assolutamente uno dei miei personaggi preferiti tra i libri che ho letto, mi ritrovo molto in lei per il suo essere sognatrice e curiosa, per la voglia di andare a fondo nelle situazioni e non fermarsi alla superficie, e sicuramente per il suo lato emotivo ma combattivo che mi fa provare molta empatia verso di lei. Una delle cose più belle sono proprio i collegamenti, dapprima invisibili e inconsapevoli, tra lei e i vari personaggi della storia, tutti hanno un ruolo e tutto è collegato bene tra sé. I momenti in cui Alice parla di Greta o pensa a lei, sono quelli che mi hanno emozionata più di tutti, è inevitabile versare qualche lacrima conoscendo man mano quella parte della sua vita e mi piacerebbe uno spin-off che parli più approfonditamente del loro rapporto come un flashback! Nonostante lei sia molto legata ai ricordi lontani, ammiro il modo in cui prova a dare una chance all’amicizia con le persone che le stanno accanto in questa avventura.
Mi piace, poi, che vengano messe in risalto cose come l’amore per la musica, la scrittura e la fantasia, ponendo l’accento su una parte della società che non è “contaminata” dai social network o dall’idea tipica del divertimento tra i giovani.
Penso che la storia, tolto il contesto, voglia far capire come i dettagli che a volte tralasciamo o diamo per scontati, per esempio le parole che indirizziamo a qualcuno, siano invece una componente importante per noi, per gli altri e per i rapporti con le persone.
Insomma, è un libro da avere per forza nella propria libreria, è una storia in cui il mistero e la magia si combinano bene con la vita di tutti i giorni.
L’unico “lato negativo” è che mi sarebbe piaciuto vedere un ulteriore sviluppo nella relazione tra lei e il ragazzo dai capelli lunghi, perché “mi è partita la ship”, come diciamo noi fans! Magari un continuo ci starebbe bene!

Buona lettura!

5 random things about Parole Sbagliate:

  1. Il tipo di carattere (o font, se preferite) che ho utilizzato per scrivere la mia opera è il Garamond;
  2. Inizialmente Margherita, uno dei miei personaggi, sarebbe dovuta essere soltanto marginale; durante la stesura, però, mi ci sono affezionata e ho deciso di darle maggiore spazio;
  3. Il padre di Alice, la protagonista, si trova per lavoro a Copenhagen. Questa scelta è nata dalla mia passione per la capitale danese, dove vorrei vivere (almeno per un po’);
  4. Il mio personaggio preferito è sicuramente Piero. Mi piacerebbe inserirlo in altre mie storie, creando magari uno spin off;
  5. Ho scritto questa storia in circa due mesi, dagli inizi di dicembre 2015 fino a metà febbraio 2016.

 

INFO UTILI:

Potete acquistare il mio libro QUI: http://www.lulu.com/shop/elisa-fumis/parole-sbagliate/paperback/product-22815078.html

Potete contattarmi su Facebook: https://www.facebook.com/ElisaFumisWrites/  https://www.facebook.com/ParoleSbagliatebook/

Canale YouTube dove potete trovare estratti delle mie opere: Echan707

 

NEWS: Ieri ho iniziato a scrivere una nuova storia: mi sento ispirata! Mi è venuta in mente mentre leggevo uno dei libri che compone la saga di “Guida Galattica Per Gli Autostoppisti”. Leggetelo! E leggete il mio libro, ovviamente!

Baci