Q&A – Parole Sbagliate

Buonasera!

Oggi rispondo ad alcune domande che mi sono state poste da una mia lettrice.

 

Le date presenti all’interno del romanzo nascondono significati reali/personali oppure sono inventate?

Sì, le date presenti all’interno del romanzo nascondono significati reali/personali. Non sono state messe a caso: in quelle giornate sono successi alcuni avvenimenti che mi hanno segnata e che ho voluto raccontare.

Nel romanzo sono presenti elementi reali? Ad es. ti sei ispirata a persone che conosci per i personaggi? Hai citato frasi o raccontato situazioni realmente vissute e successivamente romanzate? I luoghi in cui si muovono i tuoi personaggi esistono o sono immaginari?

Sì, molti fatti sono realmente accaduti: per esempio, il concerto di Giacomo o gli atti di bullismo. Altri elementi sono stati modificati oppure inventati.
Quasi tutti i personaggi sono persone reali oppure rappresentano ciò che vorrei essere: Margherita è la persona che avrei voluto essere; Giacomo è stato un ragazzo importante per me; Greta è una fusione tra un mio amico che si è suicidato e la mia migliore amica delle elementari.
I luoghi sono esistenti oppure sono stati “mescolati” tra loro e si trovano in Friuli.

Quando hai scritto il libro ti eri fissata un obiettivo in particolare? Come ad esempio trasmettere emozioni, far passare un insegnamento, divertire il lettore…

Quando ho scritto il mio libro mi ero fissata tre obiettivi: raccontare la “mia storia”, trasmettere un messaggio importante e far emozionare i lettori. Spero di esserci riuscita!

Alice è una ragazza di 23 anni e gli altri personaggi hanno circa la stessa età. Come mai hai scelto di farle vivere gli eventi spiacevoli della sua via proprio nel periodo delle medie e, per esempio, non al liceo? In questo caso il ricordo sarebbe stato più vivo, i sentimenti più forti…

Avendo sofferto tutta la vita, ho pensato che fosse normale provare dolore anche a distanza di tanti anni. È difficile riprendersi da una tragedia del genere.
Comunque la scelta è nata anche dalla mia ossessione per i numeri e i traguardi tondi (in questo caso, 10 anni).

Quali sono le tue “parole sbagliate”?

Le mie “parole sbagliate” sono tutte quelle frasi che ho detto al contrario, per paura di essere troppo onesta e vulnerabile; sono tutte quelle parole non dette, soffocate, a causa della paura, del dolore, dei fantasmi di un passato tormentato.
Purtroppo non posso rimediare e riscrivere la storia, ma posso almeno provare a imparare dai miei errori.

La storia è nata dal semplice desiderio d scrivere un romanzo oppure sentivi la necessità di raccontare qualcosa nello specifico?

Ho sempre desiderato scrivere almeno un romanzo.
Parole Sbagliate è nato dalla necessità di mettere su carta una situazione personale che mi faceva soffrire, che avevo dentro da un po’ di tempo e che occupava troppo spazio; per liberarmene, dovevo scrivere e condividere con gli altri questa mia esperienza. Ho voluto narrare qualcosa di specifico.
Per poter scrivere qualcosa di buono, bisogna essere pronti e consapevoli, avere delle cose da dire.

Quali sarebbero le parti di te che si potrebbero trovare nell’”altro mondo”?

Nonostante sia diversa da Camilla, probabilmente anch’io avrei creato un personaggio simile a Piero. Nell’altro mondo potrebbero trovarsi tutte le mie fragilità e tutte le mie angosce; il dolore che provo e che mi fa essere sempre malinconica, anche quando dovrei stare bene o essere contenta.

 

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1.  Il primo manga che hai letto?

Ufo Baby

Dopo che i loro rispettivi genitori li hanno lasciati da soli, Miyu e Kanata sono costretti a vivere insieme e a occuparsi di un neonato alieno di nome Lou e il suo “baby sitter” alieno Baumiao, un animale parlante a metà tra il cane e il gatto. La convivenza forzata risulterà più complicata del previsto: dovranno tenere nascosta l’identità di Lou ed evitare che combini guai a causa dei suoi poteri paranormali…

Mi ricordo di averlo letto in un pomeriggio (tre ore circa) e di non aver staccato gli occhi dalle pagine. Ufo Baby è una lettura leggera, divertente e tenera. Pur non rammentando ogni avventura di questo manga, mi sento comunque di consigliarlo a chi cerca qualcosa di non troppo impegnativo, di dolce e di magico.

2. L’ultimo manga che hai letto?

Mairunovich

Mairu Kinoshita è una ragazza che trascura il suo aspetto esteriore e che è insicura. A scuola tutti la evitano e la soprannominano “fungo velenoso”, mentre a casa viene maltrattata dal fratello maggiore. A causa di un brutto scherzo organizzato da un compagno di scuola e grazie alle parole di Tenyu Kumada, il ragazzo più popolare, la giovane prende coscienza del suo problema e decide di voler cambiare. Chiede a Fuwari, la sua vicina di casa trans, di aiutarla a migliorare la sua immagine. Una volta diventata una bella ragazza, Mairu ha intenzione di trovare l’amore…

Mairunovich narra della trasformazione, esteriore e interiore, di un’adolescente solitaria e ignorata da tutti. L’evoluzione del suo personaggio è evidente ed è il fulcro di questa bellissima e toccante serie. In Mairu possiamo apprezzare l’impegno e la determinazione, la sua ricerca del “vero amore” – dapprima disperata e immatura – e la sua bontà. La giovane scopre tutte le gioie e le sofferenze dell’amore, senza mai smettere di cercare il suo uomo ideale.  Lasciatevi travolgere da una storia tenera ed emozionante, fatta di colpi di scene, tradimenti, delusioni e molto altro ancora!

3. Il tuo manga preferito?

Non ne ho uno preferito. Mi piacciono tantissimo Tokyo Ghoul, qualsiasi manga dei Pokèmon, Your Name,  A Silent Voice e I bambini che inseguono le stelle.

4. Un manga che vorresti rileggere?

Densha Otoko

Un giovane otaku che sta viaggiando in treno per tornare a casa salva una bella ragazza da un uomo ubriaco. Lei gli chiede l’indirizzo per potergli recapitare un regalo. Qualche giorno dopo il ragazzo riceve delle tazzine Hermes e un biglietto di ringraziamento da parte della ragazza che aveva salvato. Essendo inesperto con le donne, decide di chiedere aiuto su internet. Le persone iniziano a dargli consigli per rinnovare il suo look o su come comportarsi con “Hermes”, la misteriosa ragazza. Con il tempo la comunità si anima e tutti vogliono conoscere le avventure del nostro eroe, tanto da affezionarsi a lui e da seguirlo come si farebbe con un personaggio famoso sui social…

Densha Otoko è una miniserie di tre volumi, dolce e coinvolgente. Pur non essendo un’opera molto conosciuta, merita di essere letta. Mi è entrata nel cuore proprio per il protagonista, timido e imbranato, che viene aiutato e sostenuto da sconosciuti e che riesce a trovare il coraggio di mettersi in gioco per conquistare la sua amata.

5. Un volume unico che consiglieresti?

Shino non sa dire il suo nome

Shino ha un problema: non riesce a pronunciare il suo nome. Quando il primo giorno di scuola deve presentarsi davanti ai suoi compagni di classe, si esprime in modo goffo e scatena l’ilarità generale. La sua vita da liceale non è semplice; si ritrova da sola, incapace di interagire con i suoi coetanei.
Successivamente si imbatte in Kayo, una sua compagna che ha una “mancanza” come lei…

Shino non sa dire il suo nome è un volume unico toccante e profondo, che affronta le difficoltà e le paure nella delicata fase dell’adolescenza. Se vi è piaciuto A Silent Voice, non può mancare nella vostra libreria!

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6. Un manga poco conosciuto che consiglieresti?

Elisa In Ghostland

Elisa ha 16 anni ed è molto ricca. Suo padre le cede la proprietà del parco di divertimenti a tema fantasmi “Ghostland”. La ragazza però nutre odio verso questo parco e odia tutto ciò che non è nuovo. Infatti, la sua idea è quella di distruggere Ghostland e costruire un grandissimo centro commerciale, con una sala dove organizzare sfilate con vestiti e modelli sempre diversi. Una notte, Elisa, con una trappola, viene a conoscenza del fatto che tutti i manichini del parco hanno iniziato ad animarsi, a parlare e muoversi – possono farlo soltanto di notte. Tra questi, c’è anche il bellissimo e pauroso vampiro Luke, il capo dei manichini. Lui chiede ad Elisa di non distruggere Ghostland perché vuole vedere i clienti divertirsi ancora. Decide così di portare la ragazza sulle giostre per farle cambiare idea. Cosa deciderà di fare Elisa? 

A me è piaciuto molto. I disegni sono carini e la storia molto tenera. Non è un capolavoro, solo una lettura leggera e dolce. 

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7. Un manga che vorresti uscisse in Italia?

Amagi Brilliant Park

Il liceale Seiya Kanie si imbatte in Isuzu Sento, una nuova studentessa della sua scuola. Quest’ultima lo costringe a recarsi insieme all’Amagi Brillinat Park, un parco a tema della periferia di Tokyo che versa in condizioni critiche. Il suo obiettivo principale è quello di raggiungere le 500.000 visite entro la fine del luglio successivo per non essere chiuso e venduto. Seiya visita il luna park e conosce la sua titolare, una principessa di nome Latifa, che vorrebbe affidargliene la gestione. Il ragazzo rifiuta l’incarico, ma lo stravagante staff del parco riesce a coinvolgerlo nella disperata nonché impossibile impresa di salvare l’Amaburi… 

L’anime è molto bello e vorrei tanto che il manga e la light novel arrivassero anche in Italia. 

8. Un manga che attendi con ansia di acquistare?

Totsukuni no Shoujo (The Girl From the Other Side: Siúil a Rún)

The Girl From the Other Side è la storia del legame tra Shiva, una bambina sana del mondo interno e il suo “Maestro”, un uomo proveniente dall’esterno e maledetto che si prende cura di lei. Quest’ultimo assomiglia a un Wendigo e non può sfiorare la bambina senza infettarla. I due vivono in un villaggio abbandonato a causa della maledizione, ma il loro rapporto sta per essere minacciato…

Ho letto i primi volumi in inglese e ho sperato che venisse pubblicato anche in Italia. La storia è interessante: un legame puro tra due persone differenti, unite da un sincero affetto e da una profonda fiducia, che deve scontrarsi con i pregiudizi, l’ignoranza e la paura. Tutto ciò che è diverso va allontanato al posto di essere capito e amato. Il mistero legato alla maledizione e ai due “mondi” mi incuriosisce. I disegni sono superbi e ricordano una fiaba o un racconto popolare. 

9. Un manga che hai letto in inglese e che ti è piaciuto?

Watashitachi no Shiawase na Jikan (Our Happy Hours)

Juri è una pianista che è stata violentata dal suo insegnante e che ha tentato più volte di suicidarsi. Non avendo un buon rapporto con la madre e avendo perso il padre, viene aiutata da sua zia, Suor Monica. Quest’ultima le fa conoscere Yuu, un assassino. I due iniziano a scambiarsi delle lettere e a stringere un legame, accumulati dal dolore e dal peso di una vita troppo ingiusta. Riuscirà Juri ad apprezzarla e andare avanti grazie al giovane?

Una storia dal sapore agrodolce, commovente e dura, che affronta temi drammatici quali il suicidio, la violenza sessuale, la perdita e la sfiducia nel genere umano. Per riuscire ad andare avanti, bisogna desiderare di vivere. Vivere per amore. 

10. Un manga che hai prestato a qualcuno?

Il primo volume di Maison Reiroukan.

 

✒ Avete delle curiosità? Potete chiedermele nei commenti e io vi risponderò in un prossimo manga tag.

 

☆ Il manga tag l’ho inventato io. Potete rispondere alle domande sul vostro blog, purché citiate il mio. Se avete intenzione di acquistare i manga da me citati, utilizzate i miei link Amazon. Grazie!