Ricordi

Tutti i ricordi sono dentro di me, ma con gli anni sbiadiscono e alcuni dettagli scompaiono, come foglie portate via dal vento. È raro ricordare un istante in modo nitido, come se lo si rivivesse; sarebbe bellissimo poter riguardare alcuni momenti, sentirli di nuovo nostri.

Una sera mi tornò in mente una parte del primo incontro con il mio più caro amico: eravamo in quattro in macchina e lui era quello che parlava di più, che si raccontava; in quel momento mi ero sentita strana, forse perché non avevo mai “viaggiato” in auto con una persona sconosciuta e al tempo stesso molto simile a me. Era come se avessi desiderato conoscerlo da sempre. Avevo cercato di immaginarmi ciò che diceva, come quando leggi un libro avvincente. E in quell’istante mi ero sentita strana. Strana perché per la prima volta nella mia vita avevo conosciuto una bella persona, una persona che abitava in Friuli Venezia Giulia, ma che non vi era nata. Strana perché avevo desiderato esserci nei suoi ricordi, in quello che diceva.
Quella sera ricordai quella sensazione in modo chiaro, pur dimenticando completamente i suoi discorsi e le sue parole.
Se potessi, rivivrei all’infinito quell’attimo fuggevole, insolito da non poterlo spiegare a parole. Un momento speciale, quasi magico.

Day 100

Quando ero bambina, sognavo di trovare una persona che potesse capirmi e volermi bene. Mi sentivo sola, incompleta. Cercavo sempre qualcosa. O qualcuno. Come se mi mancasse una parte, un pezzo della mia anima. Come se avessi perso qualcosa di prezioso tanto tempo prima. Guardavo sempre lontano, alla ricerca di qualcuno. Scrivevo sui sassi dei messaggi nella speranza di essere trovata. Trovata da qualcuno. A volte mi sedevo alla finestra; mentre guardavo le bolle di sapone allontanarsi, speravo non scoppiassero subito in modo tale da raggiungere quel qualcuno. Mi piaceva pensare che ci fosse davvero qualcuno da qualche parte desideroso di incontrarmi e di conoscermi. Ci saremmo potuti vedere in una libreria o in un bar. In qualche stazione, al binario 2. Forse ci saremmo riconosciuti al primo sguardo. “Ciao, finalmente ti ho trovata e ora non voglio lasciarti andare via. Voglio parlarti, delle canzoni che passano alla radio, di tutti i film mediocri che ho visto al cinema, di quando sono stato ferito, di quando sono stato abbandonato. Sono stato male anch’io, lo sai? Non è stato facile rintracciarti, non è stato facile vivere senza conoscerti. Non avrei voluto lasciarti nella solitudine, sono stato anch’io molto solo. Ora conosciamoci; parliamo degli amori che sono stati, di quelli inesistenti, di tutte le parole sprecate e di quelle non ancora usate. Voglio chiacchierare con te finché non mi si seccherà la gola. E anche se dovessi sentirmi così stanco perché è stata una giornata difficile, rimarrei ancora un po’ con te, soffocando gli sbadigli. Perché ti ho lasciata sola, troppe volte. E tu non meriti i vuoti e i silenzi, tu meriti solo le cose belle della vita.” Se solo quel qualcuno fosse esistito… Pur non conoscendo il suo volto o il suo nome, l’avrei individuato perché non avrebbe guardato da un’altra parte. E quel qualcuno avrei tanto voluto che fossi tu.

E.F.