Segnalazione – Piangi arte dagli occhi di Elisa Fumis

Piangi arte dagli occhi – Elisa Fumis


Il bisogno di evadere dalla tanto odiata città e di ricevere l’affetto sperato, la solitudine, i ricordi e le sensazioni che non si possono cancellare danno origine a un’antologia poetica intima e malinconica.
La scrittura, dal profondo impatto visivo, nasconde una delicatezza insolita e una tormentata esigenza nel cuore dell’autrice: essere vista e non soltanto guardata.
Vista da te che piangi arte dagli occhi.


Data di uscita: 27 ottobre 2019

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Copertina

Thoughts

Pensieri confusi

Lei mi fa male, sa?
Vederla mi rallegra, mi cambia (migliora, se si può dire) la giornata. Eppure lei mi spezza perché non posso conoscerla.
Vorrei dirle: “Mi racconti la sua storia, per favore.”
Mi piacerebbe fraternizzare con il suo dolore, sempre che ne abbia uno.
Vorrei fare amicizia con le sue stranezze. Anche lei ne è provvisto, sbaglio?
Se mi facesse entrare nel suo vivere quotidiano o se almeno mi rivolgesse la parola, non sarei così mesta.
Come la scorsa notte.
Come oggi.
Come tanto tempo fa.
Quando mi aveva salutata e mi aveva sorriso in modo gentile, pur essendo soltanto il suo lavoro.
Lei mi fa male, sa?

Autunno

Autunno prendi
le mie malinconie ché
io sono stanca.

(Elisa Fumis)

✍️ 22.10.2018 ✍️

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Mondi paralleli

Avrei voluto vivere in due mondi paralleli soltanto per poterti essere amica in uno e poterti amare nell’altro. Ma adesso non sono niente. – Elisa Fumis

(17 ottobre 2018)

 

 

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Tenersi per mano

❝Tenersi per mano è un atto intimo e tenero, che denota il desiderio di affidarsi completamente all’altra persona; è come tenersi al sicuro da questo mondo crudele.❞

(Elisa Fumis)

✍️ 17.10.2018 ✍️

 

tenersi per mano

 

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Ubriaca

Vorrei essere sbronza soltanto per non pensare che ti amo, che ti odio, che ti voglio bene, che sto male, che sto bene, che non so come sto e se posso stare senza di te. E se potessi, starei senza di te.

(Elisa Fumis)

 

 

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Stazione

Stazione, brutale mia nemica.
Compagna di lacrime trattenute,
di dolori sordi,
di sorrisi tirati,
di dita intrecciate
di parole non dette,
di labbra non sfiorate,
di spalle contemplate
e di sguardi complici.
Fermati, non andare,
rimani ancora,
rimani accanto a me.
Amami un po’.
Soltanto un po’.

 

(26/08/2018)

 

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Bacio

Il 𝓫𝓪𝓬𝓲𝓸 che ho desiderato,
prima ancora di conoscerti,
prima ancora di amarti,
non è arrivato,
era il momento sbagliato,
non me l’hai sussurrato,
voglio baciarti.
Un 𝓫𝓪𝓬𝓲𝓸 volato nel vento.
Per sempre.

(25/08/2018)

Elisa Fumis

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Ricordi

Tutti i ricordi sono dentro di me, ma con gli anni sbiadiscono e alcuni dettagli scompaiono, come foglie portate via dal vento. È raro ricordare un istante in modo nitido, come se lo si rivivesse; sarebbe bellissimo poter riguardare alcuni momenti, sentirli di nuovo nostri.

Una sera mi tornò in mente una parte del primo incontro con il mio più caro amico: eravamo in quattro in macchina e lui era quello che parlava di più, che si raccontava; in quel momento mi ero sentita strana, forse perché non avevo mai “viaggiato” in auto con una persona sconosciuta e al tempo stesso molto simile a me. Era come se avessi desiderato conoscerlo da sempre. Avevo cercato di immaginarmi ciò che diceva, come quando leggi un libro avvincente. E in quell’istante mi ero sentita strana. Strana perché per la prima volta nella mia vita avevo conosciuto una bella persona, una persona che abitava in Friuli Venezia Giulia, ma che non vi era nata. Strana perché avevo desiderato esserci nei suoi ricordi, in quello che diceva.
Quella sera ricordai quella sensazione in modo chiaro, pur dimenticando completamente i suoi discorsi e le sue parole.
Se potessi, rivivrei all’infinito quell’attimo fuggevole, insolito da non poterlo spiegare a parole. Un momento speciale, quasi magico.

Dolore

Ogni giorno combatto contro il dolore. È come un mostro che so di non poter sconfiggere, ma almeno riesco a temporeggiare. Ecco, io temporeggio.
Quando gioco a scacchi, prendo tempo.
Quando leggo, prendo tempo.
Quando guardo le serie TV, prendo tempo.
Faccio tante cose per guadagnare tempo in attesa di trovare una soluzione, un modo per distruggere il dolore che si è impossessato di me.
Quando mi fermo, rischio di farmi annientare.
Per questo prendo tempo.
Non posso fermarmi.
Non posso.