Tutti i ricordi sono dentro di me, ma con gli anni sbiadiscono e alcuni dettagli scompaiono, come foglie portate via dal vento. È raro ricordare un istante in modo nitido, come se lo si rivivesse; sarebbe bellissimo poter riguardare alcuni momenti, sentirli di nuovo nostri.
Una sera mi tornò in mente una parte del primo incontro con il mio più caro amico: eravamo in quattro in macchina e lui era quello che parlava di più, che si raccontava; in quel momento mi ero sentita strana, forse perché non avevo mai “viaggiato” in auto con una persona sconosciuta e al tempo stesso molto simile a me. Era come se avessi desiderato conoscerlo da sempre. Avevo cercato di immaginarmi ciò che diceva, come quando leggi un libro avvincente. E in quell’istante mi ero sentita strana. Strana perché per la prima volta nella mia vita avevo conosciuto una bella persona, una persona che abitava in Friuli Venezia Giulia, ma che non vi era nata. Strana perché avevo desiderato esserci nei suoi ricordi, in quello che diceva.
Quella sera ricordai quella sensazione in modo chiaro, pur dimenticando completamente i suoi discorsi e le sue parole.
Se potessi, rivivrei all’infinito quell’attimo fuggevole, insolito da non poterlo spiegare a parole. Un momento speciale, quasi magico.