Aria e altri coccodrilli è un romanzo scritto da Silvia Pillin e pubblicato da Augh! Edizioni.
Aria ed Eva hanno diciotto anni, frequentano la stessa scuola e la stessa biblioteca, ma non si conoscono. Eppure hanno molto in comune: entrambe vorrebbero smettere di esistere. Aria ha un quaderno in cui annota i luoghi, i libri, le frasi, i modi del morire, domandandosi se troverà mai il coraggio di passare dalla teoria alla pratica, e intanto cerca di racimolare i soldi per il corso di scrittura che potrebbe essere un motivo per vivere ancora un po’. Eva si butta dalla finestra e basta, ma sopravvive a se stessa e dopo tutto è quasi peggio. Quando le loro strade si incrociano, grazie a un biglietto non firmato e a un esercizio di scrittura, qualcosa inizia a cambiare. I loro coccodrilli, forse, possono ancora essere addomesticati.
Non c’è limite al peggio: lo sanno bene Aria ed Eva, due diciottenni che hanno in comune il desiderio di suicidarsi.
Aria frequenta la quinta superiore presso l’istituto commerciale della sua città. Il padre è violento, la madre la rimprovera tutte le volte che non rientra all’orario prestabilito e la sorella, Elena, è viziata e “perfetta”.
Scrive sul suo quaderno del morire i metodi per togliersi la vita, legge le notizie di altre persone che hanno compiuto il gesto estremo e partecipa ai funerali di sconosciuti che ammira per essere riusciti nell’impresa. I suoi interessi sono particolari, diversi da quelli degli altri adolescenti, tanto da farle pensare di non essere normale, di avere qualcosa di sbagliato nella testa.
Trascorre le sue giornate a dormire, a leggere, a guardare serie TV, a piangere e talvolta a scrivere. L’esistenza di Aria appare vuota, priva di realtà e di connessioni; per lei vivere non ha alcun senso. Avrebbe bisogno di autenticità, di fidarsi degli adulti.
Quando si reca in biblioteca, osserva una ragazza della sua scuola senza salutarla e parlarle. Crede che la vita della sua coetanea sia “perfetta”, che sia amata dai genitori, che sia una persona normale. Non sa che Eva è come lei, che deve combattere ogni giorno contro la depressione.
Eva ha un fratello di dieci anni, Matteo, e una madre troppo apprensiva. Gioca a pallavolo e ha buoni voti. Sembra una ragazza qualunque, invece nasconde un grande dolore che le impedisce di stare bene e di compiere le azioni più semplici. Al contrario di Aria, i suoi comportamenti sono di facciata e finge di essere come gli altri.
Arrivata al limite, decide di porre fine alla propria esistenza buttandosi dalla finestra della sua camera al secondo piano. Non muore, ma viene ricoverata in terapia intensiva.
Aria scopre l’accaduto e inizia a mostrare un certo interesse nei confronti della misteriosa ragazza che ha provato a uccidersi.
I destini delle due diciottenni si incrociano quando Aria lascia un biglietto anonimo a Eva e cerca, con mille difficoltà e tante bugie, di partecipare a un laboratorio di scrittura creativa tenuto dal suo scrittore preferito.
È proprio il suicidio a unirle.
Aria e altri coccodrilli è un romanzo di formazione che affronta i temi del suicidio, della depressione, della solitudine e delle difficoltà durante l’adolescenza (la scarsa autostima, i problemi con i compagni di classe o con i professori, il rapporto conflittuale con i genitori).
L’autrice è riuscita a creare un personaggio autentico e mai scontato. È facile immedesimarsi nella protagonista, Aria. Leggendo i pensieri di quest’ultima, mi è tornato in mente il periodo della scuola: anch’io odiavo studiare economia aziendale e pensavo che la vita non avesse senso; non avevo amici e preferivo leggere e scrivere al posto di uscire.
C’è una buona dose di introspezione, che permette al lettore di entrare nella mente delle ragazze, di conoscere i loro pensieri più negativi e torbidi.
Trattare il delicato tema della depressione non è da tutti e Silvia Pillin è stata in grado di farlo con una sorprendente quanto straordinaria spontaneità.
Scava nelle profondità dell’animo umano e fa riflettere sull’importanza della vita, di trovare le persone giuste, di non arrendersi e di non permettere ai pensieri negativi di avere la meglio. Quasi tutti hanno pensato, almeno una volta, di togliersi la vita, di smettere di provare dolore. Porre fine alla propria esistenza significa perdere tutto, compresa la possibilità di realizzare un sogno o di trovare la tanto agognata serenità. C’è chi dovrà sempre combattere contro i propri demoni, con la speranza di “guarire”.
In definitiva, Aria e altri coccodrilli è un libro dalla trama originale e intrigante, scritto abbastanza bene, con dei personaggi diversi e ben caratterizzati, difficili da dimenticare, e un finale toccante.
Lo consiglio a tutti, in particolar modo a chi sta soffrendo in questo periodo e ha perso la vita.
Ricordiamoci che nessuno è solo, che tutti noi dobbiamo affrontare le nostre battaglie quotidiane e che, in un modo o nell’altro, dobbiamo cavarcela.
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