Consigli di lettura: Momo di Michael Ende

Momo è un romanzo fantasy scritto da Michael Ende.

 

 

Tra le rovine di un anfiteatro, ai margini di una grande città, trova rifugio una strana bambina, che, fuggita dall’orfanotrofio non conosce nemmeno la propria età. Agli abitanti dei dintorni, che la guardano incuriositi, dice di chiamarsi Momo. Non passa molto tempo che la bambina si conquista la fiducia e la simpatia di tutti, chiunque abbia un problema va da Momo che non dà consigli e non esprime opinioni, si limita ad ascoltare con un’intensità tale che l’interlocutore trova da solo la risposta ai suoi quesiti. Un giorno gli agenti di una sedicente Cassa di Risparmio del Tempo si presentano anche nel microcosmo costituito da Momo e dai suoi amici. Tutti cadono nella trappola dei “Signori Grigi”, e Momo deve affrontare da sola la situazione… (Fonte trama: Amazon)

 

Momo è un romanzo per ragazzi di genere fantasy.
È un libro che fa riflettere sull’importanza del tempo da dedicare alle persone amate, abbandonando uno stile di vita troppo frenetico e le attività poco appaganti. Tutti dovremmo fermarci un momento e pensare al significato di “tempo”, qualcosa di astratto e molto prezioso, che non ci dovrebbe essere sottratto e che spesso ci scivola dalle mani senza rendercene conto. Cos’è il tempo per voi? Ci avete mai pensato?

L’ho trovato molto attuale e penso che andrebbe letto proprio in questo periodo di crisi per ragionare sulle cose importanti.

 

Domani verrà pubblicata la recensione completa. Vi aspetto!

Recensione #8 – La Tela di Carlotta

La tela di Carlotta è un romanzo di E.B. White. In Italia è stato pubblicato da Vallecchi alla fine degli anni Cinquanta per poi essere ripubblicato da Mondadori. Sono stati realizzati due adattamenti cinematografici tratti da questo libro: un film d’animazione nei primi anni Settanta e un “live action” nel 2006.

 

La piccola Fern Arable salva da morte certa un maialino, che decide di chiamare Wilbur. Successivamente lo vende per pochi soldi allo zio, Homer Zuckerman. Cerca disperatamente di fare amicizia con gli altri animali della fattoria, ma ben presto si ritrova triste e solo. Un ragno di nome Carlotta decide di diventare sua amica. Quando scoprono che Wilbur rischia di diventare un piatto da gustare il giorno di Natale, Carlotta deve escogitare un piano per salvargli la vita…

 

La tela di Carlotta è la storia di un’amicizia genuina tra il maialino Wilbur e il ragno Carlotta, di un legame tanto profondo e sincero da far riflettere noi esseri umani. Molto spesso le persone tendono a essere egoiste, a guardare il proprio guadagno e a “usare” gli altri, senza costruire un rapporto solido e puro. In Carlotta invece non c’è traccia di cattiveria: dedica gran parte del suo tempo ad attuare un piano per salvare la vita al suo amico senza volere nulla in cambio, riuscendo a coinvolgere persino un topo individualista di nome Templeton.

Due animali così diversi riescono comunque a diventare inseparabili amici. Wilbur è ingenuo, vivace e curioso, mentre Carlotta è affettuosa, intelligente e saggia. Il primo ha bisogno della conoscenza della seconda per apprendere cose nuove, per calmarsi o solo per fare una chiacchierata prima di addormentarsi. Soltanto lei può escogitare uno stratagemma per proteggere il porcellino e coordinare le operazioni per la sua buona riuscita. Facendo gioco di squadra, gli animali riescono a ingannare gli umani; questi ultimi credono soltanto a ciò che vedono e non si fermano a osservare attentamente ciò che li circonda. Gli Zuckerman risparmiano la vita a Wilbur per avidità e trasformano il loro porcile nell’attrazione principale della loro fattoria. Sono più interessati al guadagno che al benessere dei loro animali, a differenza di Carlotta che apprezza davvero il porcellino; lei lo considera il suo migliore amico e lo trova veramente favoloso. Lui non vorrebbe avere l’attenzione puntata su di sé, lo mette in agitazione. L’annuale Fiera della contea è alle porte e deve prepararsi a essere esibito per vincere il primo premio. Wilbur ha ancora una volta bisogno della sua amica Carlotta, che decide di non abbandonarlo perché gli vuole bene. Anche l’opportunista Templeton si unisce a loro. Alla Fiera il maialino deve fare i conti con una dura realtà che lo porteranno a maturare e a contare soltanto sulle proprie forze per salvare la situazione.

 

La tela di Carlotta fa riflettere su temi importanti come l’amicizia disinteressata, l’avarizia, la perdita, la crescita. Per diventare grandi occorre una buona dose di coraggio e forza d’animo, anche quando ci si ritrova da soli.

Una storia triste e al tempo stesso divertente ci insegna a essere migliori, a riflettere su ciò che è realmente importante e ad abbandonare le cose materiali per dedicarci agli altri in modo più sincero e puro, proprio come fanno gli animali. Tutti vorremmo avere un’amica leale e dolce come Carlotta. Finale commovente e con un messaggio positivo.

 

Lo consiglio a grandi e a piccini, a chi ha bisogno di un po’ di tenerezza e vuole emozionarsi.

 

amazon