La fabbrica dei cuori abbandonati di Elisa Fumis (segnalazione uscita)

Titolo: La fabbrica dei cuori abbandonati

Autore: Elisa Fumis

Editore: self-publishing (Amazon KDP)

Genere: novella natalizia, romance, fantasy

Prezzo: 0,99 euro (fino al 15 dicembre), poi 1,99 euro o 0,00 euro per gli abbonati Kindle Unlimited (ebook), 5,20 euro (cartaceo)

Trama: Al Polo Nord c’è una fabbrica dove alcuni elfi raccolgono, aggiustano e impacchettato i regali che sono stati abbandonati, persi o rotti.

Gabriel, Roxie ed Eric non si conoscono, ma si ritrovano nella fabbrica dei regali abbandonati per un motivo: aiutare gli elfi di Babbo Natale a incartare i doni destinati ai bambini, in cambio di vitto e alloggio. I tre non hanno niente da perdere e possono trascorrere quasi due mesi in un luogo suggestivo, lontano dalla vita frenetica di città, tra pacchetti e confidenze.

La fabbrica dei cuori abbandonati è una novella natalizia, dalle tinte romance e fantasy, con un lato ecologista e un messaggio di fondo.

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Recensione #34 – Incatenati al passato di Angela Quaranta

Incatenati al passato è un libro per bambini scritto da Angela Quaranta e pubblicato in self su Amazon. È il secondo volume della serie “Viaggiatori nel tempo“. 

 

È iniziata con uno scontro l’amicizia tra Lulù, Loki, Zorba e Fritz.
Un’amicizia che nessuno si aspettava ma che è cresciuta e si è consolidata dopo ogni prova che i quattro gattini hanno dovuto superare.
Ma proprio quando la missione sembrava conclusa, ecco che uno sgangherato marchingegno li ha catapultati indietro nel tempo.

Nel 649 d.C.

Cosa ci sarà ad attendere i piccoli amici in un’epoca così lontana?
Riusciranno, almeno questa volta, a tenersi lontani dai guai?
Ma soprattutto, saranno in grado di tornare a casa, nella loro epoca?

 

 

Loki, Zorba, Fritz e Lulù sono quattro mici-amici provenienti da Parigi.

Uno strano marchingegno, realizzato da Gaston, il padrone di Lulù, li ha catapultati indietro nel tempo, più precisamente nel 649 d.C.

I ritmi degli abitanti del posto sono legati alla natura: si svegliano all’alba, lavorano nei campi finché non fa buio e poi vanno a dormire. Le abitudini dell’epoca si scontrano con quelle dei gattini, che dapprima si sentono spaesati. La lingua è incomprensibile: si tratta infatti del latino. Soltanto Fritz, lo studioso del gruppo, sembra avere dimestichezza con il linguaggio antico.

Come se non bastasse, le persone del villaggio dove sono finiti hanno paura di Zorba in quanto gatto nero. La loro mentalità ancora ottusa lo associa al diavolo e costringe i quattro amici ad andarsene. (❝La gente ha sempre avuto paura di quello che è diverso o che non capisce.❞)

Quando cala la notte, si rifugiano in una casa al limitare del bosco. Ben presto si imbattono nella strana proprietaria, una nonnina zuccherosa di nome Mildred.

I quattro sentono che c’è qualcosa che non quadra in quella donna e decidono di indagare, dividendosi: Fritz e Loki trascorrono le giornate nella sua casa, mentre Zorba e Lulù perlustrano la zona. Inoltre, scelgono un punto di ritrovo per aggiornarsi su ciò che riescono a scoprire.

I due micetti sono in grado di comprendere le parole di Mildred, che, proprio come loro, appartiene all’epoca moderna; al contrario, lei non capisce il loro linguaggio. Ciò dimostra che non è una strega.

La verità è che la donna è finita in quell’epoca a causa di un incantesimo di  Cassandra, una strega incapace di compiere magie più complesse senza l’aiuto di un M.a.g.u.s. (Magici Gatti per Usi Speciali).

Mildred cova molta rabbia nei suoi confronti: ha trascorso gli anni tra l’emarginazione sociale e il disperato desiderio di tornare a casa. (“Ho trascorso gli ultimi anni della mia vita in questo posto in mezzo al nulla, in un tempo in cui non dovrei esistere, faticando capire la gente che mi circonda è messa al bando come una reietta. Come come una strega. Perché, sebbene qui nessuno conosca la verità su di me, tutti avvertono, in qualche modo, che sono diversa.”)

Per completare la pozione che li ricondurrà all’epoca moderna ha bisogno del loro aiuto, soprattutto l’aiuto quello di Zorba. Le mancano soltanto due ingredienti.

I quattro amici scoprono che Tea, il M.a.g.u.s. di Cassandra, si trova da qualche parte in quella zona: il libro degli incantesimi della strega non è l’unica cosa che Mildred ha portato via con sé durante il teletrasporto. Ancora non sanno che la gatta è in quella casa e che è in grave pericolo…

 

Loki è un gatto norvegese dal pelo folto e lucido. Lui è il più grosso di tutti, perciò si fa sempre avanti per proteggere i suoi amici. Ha un carattere cinico e spesso si azzuffa con Lulù per alleviare le tensioni. Rispetto agli altri non ha nulla da perdere; questo lo porta a essere molto più protettivo nei confronti dei suoi amici.

Zorba è un giovane gatto dal pelo lucido e dagli occhi del colore dell’ambra. Lui è un british nonché un M.a.g.u.s. ancora inesperto. Non pensa infatti di essere all’altezza del padre.

Lulù invece è un gatto tricolore. A causa del suo carattere snob, Loki l’ha soprannominata principessa. Sente molto la mancanza del suo padrone Gaston e desidera tornare al più presto da lui nella sua amata Parigi.

Infine c’è Fritz, un soriano di colore grigio e dal manto spelacchiato. Ha un corpo troppo magro. È l’unico in grado di leggere e conosce molte cose sulla storia. Insomma, è proprio un secchione! Non non è molto sicuro di sé, parla poco ed è piuttosto goffo. A causa della pozione di una strega può diventare invisibile o  comparire a intermittenza, ma non ha ancora imparato a controllare il proprio “potere”.

I quattro mici-amici si completano: senza il lato pratico di Zorba, quello razionale e intellettuale di Fritz, quello forte e cinico di Loki e quello saggio di Lulù, come farebbero gli altri a sopravvivere? Persino la gatta snob, arrivata per ultima, è parte integrante del gruppo; è stata accolta a “zampe aperte”. 

Affrontando numerose difficoltà e rischiando più volte di cacciarsi nei guai, i protagonisti rafforzano il legame che li unisce.

 

Nonostante sia il secondo di una serie, il lettore potrebbe leggere questo libro anche senza aver letto il primo grazie a qualche breve spiegazione dell’autrice. Questo, a mio avviso, è un punto a suo favore.

 

Incatenati al passato è una bellissima storia d’amicizia, coinvolgente e scritta bene.

Affronta svariati temi, quali la paura del diverso, l’amicizia, la lealtà, il cambiamento.

Fritz è sempre stato il gatto più goffo e insicuro del gruppo, ma stavolta dimostra delle insospettabili doti da leader. Si rende utile senza combinare qualche pasticcio, come è solito fare. Mette a disposizione degli altri le sue innumerevoli conoscenze e coordina le varie operazioni per salvare Tea e per riuscire a creare la pozione che li riporterà a casa.

Anche Lulù cambia: non è più la gattina viziata che hanno conosciuto gli altri tre, si rivela più coraggiosa e disponibile all’azione. Lo stesso Loki, sempre molto scontroso, riesce a tranquillizzarla e, per il bene di tutti, mette un po’ da parte il suo carattere tendente al litigio.

Infine Zorba acquisisce delle nuove consapevolezze circa il suo potere magico. Non può più vivere all’ombra del padre, soprattutto nel momento del bisogno.

Questo è un altro punto a favore del libro.

Angela Quaranta fa capire a grandi e piccini l’importanza dell’amicizia, dell’unione e del rispetto nei confronti del diverso. Non bisognerebbe mai giudicare dalle apparenze, maltrattare un gatto soltanto perché il suo pelo è nero. Sono queste le cose che vuole ricordarci l’autrice di questo bellissimo romanzo.

 

In definitiva, Incatenati al passato è un libro per bambini capace di coinvolgere anche gli adulti per le tematiche importanti che affronta e per le emozioni che trasmette. È scorrevole. I personaggi sono caratterizzati bene (sono profondi e interessanti). Il testo è accompagnato da delle illustrazioni molto carine, che mi hanno ricordato un po’ quelle dei libri della collana Il battello a vapore. Il finale è divertente e preannuncia un terzo volume ancora più avventuroso e intrigante.

Lo consiglio a chi si sente escluso, diverso e non capito, a chi ha perso la fiducia in una cosa tanto preziosa come l’amicizia, a chi cerca una lettura appassionata per il proprio figlio (o per divertirsi insieme a lui), a chi ama la storia e vuole fare un tuffo nel passato.

 

Vi auguro di trovare degli amici speciali come loro!

 

Voto:⭐⭐⭐⭐⭐/5

 

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gatti

(Fonte foto e trama: Amazon)

 

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Recensione #13 – L’invenzione del secolo: Beh… quasi di Angela Quaranta

L’invenzione del secolo: Beh… quasi è un romanzo per bambini di Angela Quaranta.
Si tratta del primo numero della serie Viaggiatori nel tempo.

 

Tre mici-amici annoiati, un’avventura improbabile e pericolosa in vista. Una gattina francese un po’ snob sta cercando l’ultimo, prezioso ingranaggio che consentirà al suo umano di completare l’invenzione del secolo. Impegnati nella ricerca dello strano oggetto dal nome impronunciabile, i quattro micetti arriveranno fino a Parigi e oltre. 

 

L’invenzione del secolo: Beh… quasi è la tenera quanto divertente storia di un’amicizia.
Insegna a grandi e piccini un valore che sta pian piano scomparendo.
C’è un sincero e profondo affetto che lega i protagonisti: tre gatti e una gatta.
Gli animali ci fanno capire che si può voler bene a qualcuno in modo disinteressato.

La protagonista è Lulù, una bellissima gattina tricolore dall’aria snob, con un pelo candido e lucido. Non è abituata a ricevere un “no” come risposta e questo suo lato la rende antipatica agli occhi di Loki. È molto devota al suo padrone Gaston, un inventore che ha bisogno del suo aiuto per trovare un riduttore epicicloidale, ossia un moltiplicatore di velocità.
Nonostante lo scetticismo iniziale, i tre amici decidono di aiutarla nella sua missione.
Il gruppo è eterogeneo: Loki è un norvegese dal pelo lungo e ben curato, è un po’ diffidente con chi non conosce e appare come il capo; Cosmo è un british dal pelo nero, ha un anno ed è gentile con tutti; Fritz è un soriano dal manto grigio e dall’aspetto scarno, è molto intelligente e ha un animo un po’ nerd.
Non potrebbero essere più diversi, eppure sono così uniti. Cosmo riesce a trascinare gli altri due in una nuova e rocambolesca avventura. Pur sembrando il più duro, Loki ha anche un cuore tenero e non abbandonerebbe mai i suoi più cari amici. Le conoscenze di Fritz possono tornare utili, ma non riesce a non cacciarsi nei guai a causa del suo essere sempre così maldestro.
Pur essendo breve, la caratterizzazione dei personaggi è ottima e li distingue. Come si fa a non affezionarsi all’imbranato “genietto” Fritz, allo scontroso e leale Loki, al gentile Cosmo e alla coraggiosa Lulù? È impossibile!

Non mancano i colpi di scena e i pericoli. Infatti, è tornata in circolazione Sibilla, una mezza strega ossessionata dai gatti.
I ricordi riaffiorano nella mente di Cosmo, lo stregatto che l’aveva servita e aiutata grazie al suo starnuto magico, ma può contare sul supporto dei suoi inseparabili amici.

Il finale lascia di stucco il lettore e preannuncia un’altra imperdibile avventura (o forse dovrei dire disavventura) dei quattro mici-amici.

 

L’invenzione del secolo: Beh… Quasi è un romanzo per bambini, capace di coinvolgere anche gli adulti. È scorrevole e presenta delle bellissime illustrazioni all’inizio di ogni capitolo. A mio avviso è scritto molto bene e trasmette tanta dolcezza.
Lo consiglio soprattutto a chi ha bisogno di credere di nuovo nell’amicizia e nella lealtà, a chi ha bisogno di evadere per qualche ora, ritrovandosi in un mondo magico e sorprendente, e a chi sente la necessità di tornare bambino.

 

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angela

Fonte trama e copertina: Amazon

 

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