Girl From The Other Side 2 – Il mio commento

Avevamo lasciato la piccola Shiva alle prese con una nuova minaccia. Riuscirà a salvarsi? Scopriamolo insieme!

 

Il secondo volume di Girl From The Other Side, la favola dark scritta e disegnata da Nagabe, è ricco di sorprese, di emozioni e di mezze rivelazioni.
Fa la sua comparsa un’altra creatura del mondo esterno (un estraneo), intenzionato a restituire le anime alla “Madre”. Il Maestro lo segue nelle profondità di un lago in quanto vorrebbe sapere come annullare la maledizione.
Le loro parole lo turbano a tal punto da far preoccupare Shiva. Dal canto suo, l’uomo è costretto a mentirle per proteggerla dalla portata dell’epidemia e dai segreti che le ha nascosto la nonna.
Il lettore respira il senso di impotenza e di angoscia che prova il Maestro dopo aver ascoltato la “Madre” e le sue creature.
Il rapporto tra i due protagonisti rischia di essere minato ancora una volta: pare che i relegati, gli esseri umani che vivono all’interno e che non sono stati maledetti, vogliano catturare la bambina del mondo esterno e portarla al loro Dio.
Come andrà a finire?

L’atmosfera di questo volume è suggestiva e onirica, con un perfetto contrasto tra scene allegre (simboleggiate dal bianco) e scene cupe (rappresentate da una parte prettamente nera o grigia). I personaggi e gli scenari sono disegnati in modo magistrale. Il livello dell’opera continua a essere alto e a mantenere l’attenzione del lettore.
I misteri che legano la maledizione ai due mondi e alla piccola Shiva non sono ancora stati svelati. Si intuisce una profonda spaccatura tra il regno interno e quello esterno, quello “governato” dal Dio bianco e quello che appartiene alla “Madre”, che si accusano vicendevolmente e che vorrebbero la bambina. Cosa sarà accaduto realmente? È proprio Shiva la chiave per risolvere tutti i problemi?
È interessante la riflessione sulla meschinità umana, che distrugge tutto e che non sa prendersi le responsabilità delle proprie azioni. Potremmo vedere la maledizione come una metafora sull’evoluzione dell’essere umano, che devasta il pianeta a causa della sete di potere che lo contraddistingue e che vive nell’illusione.
Non manca la componente religiosa, usata da sempre come scudo: molti individui se ne servono per giustificare le nefandezze che compiono. Non è proprio a causa della religione che esiste una netta distinzione tra i due mondi?
L’anima pura e bellissima di Shiva simbolizza la speranza e anche una sorta di unione tra le creature.
Ancora una volta è presente un colpo di scena finale che preannuncia un terzo volume carico di forti emozioni.

 

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Copia di girl from the other side 2

Vi ho parlato del primo volume [QUI]

Fonte immagine: JPOP

Girl From The Other Side 1 – Il mio commento

Girl From The Other Side: una favola dalle tinte dark

Shiva è una bambina che vive insieme a una creatura maledetta che chiama “Maestro”. Quest’ultimo è un abitante del mondo esterno (detto estraneo)  in quanto è stato colpito da una misteriosa maledizione. Al contrario la bimba non è stata infettata e lui  è intenzionato a proteggerla. Le loro giornate trascorrono serenamente, ma l’idillio non può durare in eterno…

Girl From The Other Side si presenta come una favola dalle tinte dark.
I momenti spensierati si alternano a quelli più cupi. Una misteriosa maledizione  sta imperversando e il “Maestro”, una creatura infetta, cerca in tutti i modi di proteggere la piccola Shiva. Pur non potendosi nemmeno sfiorare, i due instaurano un legame complice e affettuoso, basato sulla fiducia reciproca e sulla dolcezza. Le loro giornate trascorrono placide, sorseggiando il tè o cucinando una torta di mele. Il rapporto tra i due viene messo a dura prova quando i loro simili scoprono dell’esistenza della bimba, facendo così emergere pregiudizi insiti nell’animo umano.
C’è un forte contrasto tra la sagoma bianca di Shiva, colei che rappresenta il candore e la luce, e le ambientazioni nere, che rappresentano le tenebre e il pericolo che incombe.
La trama intrigante e il silenzio presente in numerose scene di questo primo volume permettono al lettore di “divorarlo”. I disegni sono suggestivi e la copertina potrebbe ricordare un libro di fiabe o di antiche leggende.
Il segreto che cela la maledizione invoglia il lettore a continuare la serie.
In questo numero viene analizzato soprattutto il sentimento che lega il “Maestro” a Shiva, tanto da mentirle per non ferirla e da tormentarsi. Si prende cura di lei come se fosse sua figlia o la sua sorellina, raccomandandole di non allontanarsi dalla loro casa o dal villaggio abbandonato. Inoltre, viene affrontato il tema del pregiudizio nei confronti del diverso: una creatura maledetta è considerata un pericolo, non potrebbe mai essere buona. Shiva vuole bene al suo “Maestro”, nonostante le loro differenze. Tutti noi dovremmo imparare a infischiarcene delle apparenze, a rispettare ogni creatura vivente e abbandonare quelli che sono soltanto inutili e arcaici preconcetti per poter vivere in armonia.
Non manca il colpo di scena finale che preannuncia un secondo volume mozzafiato.

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