Intervista a Genny Travini

Intervista a Genny Travini

1) Domanda: Qual è il tuo personaggio preferito? E quello che ti piace di meno?
 RispostaDirei che non esiste un personaggio preferito, li amo tutti, ma ce ne è uno nella storia che è infido, quel personaggio in realtà potrà non piacere, comunque ha le sue motivazioni da capire: quindi chi vuole scoprirlo dovrà leggere il romanzo “The Promise”.
Per quanto riguarda i miei gusti personali ce ne sono molti a dire la verità, ma quello che amo di più è Dracula di Coppola.

2) Domanda: A chi avresti voluto dare più spazio, se avessi potuto?
Risposta: Ce ne sono diversi, ma il focus l’ho voluto mantenere sui due personaggi principali.

3) Domanda: In quale personaggio ti rispecchi maggiormente? Quale invece è distante dal tuo modo di essere?
Risposta: In realtà non mi rispecchio in pieno in un personaggio preciso, c’è un po’ di me in ognuno e in nessuno.

4) Domanda: Ho notato che hai un cagnolino. Ti sei ispirata a lui per la creazione del personaggio di Lola, la chihuahua di Angelika?
Risposta: Ovviamente sì, è una parte di me che ho voluto trasportare nel romanzo, in comune accordo con mio marito Luca che mi ha aiutato a costruire i vari personaggi.

5) Domanda: Com’è nato The Promise?
Risposta: In realtà è nato in una notte d’estate prima di andare in vacanza dalla mente perfida di mio marito che mi ha ispirato. Dico perfida perché poi quando siamo ritornati dalla vacanza mi ha mollato con tutti i personaggi che erano appena abbozzati: io comunque gli rompevo le scatole e alla fine fortunatamente quando sono partita ho continuato da sola, tranne per qualche altro aiutino.

6) Domanda: Hai fatto delle ricerche specifiche per delineare le creature magiche, come ad esempio la Baba Jaga o il ghoul, oppure hai imparato a conoscerle attraverso altre letture dello stesso genere?
Risposta: In realtà amo i miti e le leggende sin da piccola, quindi per quanto riguarda la Baba Jaga ho letto dei racconti e mi sono ispirata per il personaggio del romanzo, naturalmente ho fatto delle ricerche personali.
Invece per quanto riguarda il Ghoul ho visto un documentario parecchio tempo fa con tema i vampiri che parlava proprio di queste creature: Ghoul, Stigoi, Varkolak e di come lo stesso Bram Stoker si sia ispirato per il suo Dracula, oltre al famoso Voivoda Vlad III Dracul.

7) Domanda: Penso che The Promise sia particolare, una storia d’amore dalle tinte dark e fantasy, emozionante, con dei protagonisti e dei personaggi secondari molto interessanti. Questo potrebbe essere un punto di forza del tuo libro, perciò ti chiedo: secondo te, perché i lettori dovrebbero leggere The Promise?
Risposta: Per leggere appunto qualcosa di particolare che sia diverso dalle solite trame, per curiosità e per entusiasmarsi in una bella storia d’amore fuori dal comune ma non meno romantica, poiché ha comunque una bella componente romance.

8) Domanda: Il tema principale del tuo romanzo è l’amore. Cos’è per te l’amore?
Risposta: L’amore lo intendo nelle sue varie sfaccettature non solo riguardanti il proprio compagno o compagna, ma per gli animali, per le cose nelle quali uno crede, nella speranza. L’Amore è un grande messaggio di speranza che aiuta a credere in qualcosa di importante. Amare qualcosa implica la capacità di donarsi quindi una profonda generosità dell’anima. Purtroppo c’è poco Amore nel mondo, le persone più che altro hanno paura e rabbia, e la paura e la rabbia sono causa delle cose più immonde.
Prendo come esempio la famosa storia che narra dei due lupi presa da un racconto indiano cherokee che ogni tanto gira su internet, ma che racchiude in sé una profonda metafora, la riporto per chi non la conoscesse, presa dal web:
“Nonno” disse, “perché gli uomini combattono?”.
Il nonno, che era il capo della loro tribù, si prese un po’ di tempo per rispondere, ma alla fine parlò.
“Gli uomini combattono e combatteranno sempre, ma lo scontro più feroce è quello tra i due lupi”
“Quali lupi nonno?”.
“Quelli che ogni uomo porta dentro”.
Il piccolo indiano guardò il nonno spaesato, aspettando spiegazioni.
L’a
nziano parlò solo quando la luce del tramonto fu diventata una sottile linea tra le montagne, allora disse:
Ci sono due lupi dentro di noi. Uno è malvagio e superbo, vive nella paura, nel rancore, nella tristezza. Con orgoglio e brama si tormenta”.
I
l bambino restò in silenzio, rapito dalle parole del nonno.
L’altro invece è buono e vive nella gioia, nella speranza, nella pace e nell’amore perché è capace di umiltà e compassione”.
Con
 la voce ridotta a un sussurro il nonno si girò a guardare il nipote che aveva l’espressione concentrata di chi cerca di capire e infatti fece un’altra domanda.
“E 
dimmi nonno, quale lupo vince?”.
Il vecchio 
indiano fece un respiro profondo, poi chiuse gli occhi e rispose.
“Quello
 a cui dai più da mangiare”.
Ovvero
 quello che nutri di più.

9) Domanda: Ho letto tra le righe alcuni messaggi importanti: accogliere l’amore in tutte le sue forme, soprattutto nei confronti degli animali, e non farsi accecare dall’egoismo e dalla brama di potere perché non sempre avere tutto equivale a essere felice. E tu, che messaggio vuoi dare con il tuo romanzo? Credi di essere riuscita a trasmettere ciò che avresti voluto?
Risposta: Io posso lasciare un messaggio in ciò che scrivo ma poi è il lettore che deve recepirlo, quindi dipende dalla sensibilità soggettiva di chi legge il romanzo.

10) Domanda: Com’è nata la tua passione per la scrittura? E quella per la grafica? Vorrei ricordare a tutti che hai realizzato tu stessa la bellissima copertina di questo libro.
Risposta: La passione per la scrittura è nata dalla mia passione per la lettura, ho letto talmente tanto che alla fine decisi tempo fa di scrivere, purtroppo lasciai tutto nel cassetto perché non mi reputavo all’altezza e mi facevo diecimila problemi. Con il passare del tempo presi coraggio, anche per capire meglio gli scrittori e il loro mondo, le loro problematiche e reputo che per chi scrive non è facile, è una strada impervia in salita, quindi ci vuole tanta forza e coraggio e soprattutto non farsi buttare giù dai detrattori. La mia empatia verso gli autori specialmente self è notevolmente sviluppata perché se conosci, capisci tante cose.
La passione per la grafica non è nata come passione ma come lavoro: mi sono trovata a lavorare per un’azienda nel reparto grafico.
Sono
 sempre stata un’artista digitale prima con la musica poi con le immagini. Ho cominciato a partecipare a dei Contest internazionali e così mi sono fatta le ossa.

11) Domanda: Vuoi aggiungere qualcos’altro?.
Risposta: Leggete The Promise, mi raccomando!

Ringrazio per questa bella intervista. Mi ha fatto molto piacere rispondere alle domande che ho trovato interessanti e argute.

 

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CARD THE

 

Ringrazio Genny Travini per la sua disponibilità e le auguro il successo che merita!

 

Intervista a… Elisa Fumis

Questa è l’intervista che mi è stata fatta in quanto vincitrice della votazione popolare nella prima edizione della gara di poesie #grandiversinelcuore del 15 aprile.

DOMANDA UNO
Benvenuta Elisa. Raccontaci di te e delle tue opere.

Grazie.
Mi chiamo Elisa Fumis e sono una scrittrice emergente. La mia passione per la scrittura è nata nell’infanzia (6/7 anni) per fuggire da una realtà troppo dolorosa per me: mi è sempre piaciuto rifugiarmi in un mondo privo di sofferenza, dove poter essere libera e meno sola.

Scrivere mi fa sentire viva.

Il mio sogno è quello di afferarmi come autrice, essere letta da tantissime persone. Mi piacerebbe lasciare una traccia del mio passaggio in questo mondo e prendere una rivincita sulla vita, che è stata spesso ingiusta con me.

Le mie opere sono: Parole Sbagliate e Vendere Un Cuore Al Mercato Nero.

Parole Sbagliate è un romanzo fantasy. Narra di due giovani adulti, Alice e Giacomo, che devono scoprire i misteri legati a un libro magico, Parole Sbagliate. Faranno la conoscenza di svariati personaggi: alcuni provengono da un mondo parallelo che non dovrebbe interagire con il nostro. Queste “interferenze” potrebbero causare molto guai…

Le parole giocano un ruolo fondamentale nel mio romanzo. L’idea è nata dalla necessità di mettere su carta una situazione personale che mi faceva soffrire, che avevo dentro da un po’ di tempo e che occupava troppo spazio; per liberarmene, dovevo scrivere e condividere con gli altri questa mia esperienza.

Vendere Un Cuore Al Mercato Nero è un racconto surreale. È più cupo rispetto a Parole Sbagliate. Il protagonista, Alberto, è un ragazzo particolare, con dei problemi che non riesce a comprendere e che non può essere aiutato neppure dallo psicologo più qualificato. Cerca conforto in una ragazza che è innamorata di lui. Una sera decidono di andare a vedere le stelle e lui le racconta la storia di un uomo andò a vendere un cuore al mercato nero.

Il finale può essere interpreto in molti modi. Il lettore è libero di trarre le conclusioni che predilige, viaggiando con la fantasia. L’idea è nata dal titolo di una canzone e dal mio legame con una persona complicata, tanto quanto il protagonista di Vendere Un Cuore Al Mercato Nero. Ho voluto usare l’immaginazione per raccontare un disagio interiore, un desiderio profondo e malinconico.

DOMANDA DUE
Quanto di te ritroviamo in ciò che scrivi?

Tutto ciò che scrivo racconta del mio vissuto, di quello che ho imparato e che vorrei condividere con gli altri. Il mio intento non è quello di insegnare qualcosa a qualcuno, cerco soltanto di far riflettere gli altri su alcune questioni che mi stanno a cuore. Per esempio, in Parole Sbagliate potete trovare il bullismo che io ho subito alle elementari.
Le esperienze che mi hanno cambiata le inserisco nelle mie storie. Possono essere semplici frasi che mi sono state dette o addirittura avvenimenti traumatici. Persino nei racconti che non mi appartengono (la storia breve Sei Il Mio Angelo, disponibile gratuitamente sul mio profilo Wattpad e sul mio blog) c’è qualcosa di me e delle mie sensazioni.

Spero di riuscire a trasmettere messaggi positivi, emozioni autentiche e un pizzico della mia essenza.
DOMANDA TRE
Quali sono i tuoi progetti futuri?

In questi giorni sto realizzando a Oltre, un’antologia di componimenti che ho scritto dal 2012 al 2019. In queste parole c’è tanto dolore e tanta voglia di essere amata. Dovrebbe uscire a breve.
Inoltre, sto lavorando a un nuovo romanzo fantasy/romance, Il Mio Ragazzo Girasole. È un progetto ambizioso, che spero di portare a termine con successo.

DOMANDA QUATTRO
Quali sono le tue letture preferite?
Preferisco leggere i romanzi degli autori giapponesi: mi trasmettono tantissime emozioni e li sento più vicini al mio modo di percepire e vedere le cose. Mi piacciono soprattutto Haruki Murakami, Banana Yoshimoto e Osamu Dazai. Non posso non citare 1984 di George Orwell, un capolavoro che tutti dovrebbero leggere. Altri romanzi degni di nota sono: Confessione di Kanae Minato e La casa che mi porta via di Sophie Anderson. Ve li consiglio!

DOMANDA CINQUE
Raccontaci brevemente la tua storia letteraria.

Da bambina ho scritto tantissime storie di fantasia, accompagnate da disegni molto brutti.
Durante l’adolescenza ho realizzato alcune fanfiction e racconti incompleti.

Dopo i vent’anni ho provato a scrivere diversi romanzi, senza mai riuscire a terminarli. Ho scritto poesie e ho partecipato a un concorso, che ho vinto e sono stata pubblicata.

Nel 2015 c’è stata la svolta: ho iniziato a scrivere Parole Sbagliate, la mia prima opera letteraria. Ho concluso il romanzo in meno di tre mesi e l’ho pubblicato con Lulu.com, una piattaforma di self-publishing.

Lo stesso anno ho pubblicato anche Vendere Un Cuore Al Mercato Nero, sempre utilizzando Lulu.com.

Due anni dopo ho realizzato una storia breve, Sei Il Mio Angelo, che è disponibile gratuitamente, e Il Mio Ragazzo Girasole, la flashstory, che ha dato origine all’omonimo progetto che vi ho citato nella terza risposta.

DOMANDA SEI
Hai ricevuto dei riconoscimenti per quello che scrivi?

Nel 2013 una mia poesia è stata pubblicata nell’antologia intitolata “500 Poeti Dispersi”, edita da La Lettera Scarlatta.
Un editore della provincia di Udine ha letto e ha gradito Parole Sbagliate, tuttavia non c’è stata una vera e propria protosta editoriale.

Il riconoscimento più importante per me è l’apprezzamento e il supporto dei miei lettori. Riuscire a emozionare anche soltanto una persona è già un piccolo grande successo!
DOMANDA SETTE
C’è una domanda a cui vorresti rispondere e che non ti è stata posta? Se sì, saremmo lieti di conoscerla e di leggere la risposta.
Sei soddisfatta di ciò che hai scritto?
Sì, ma è soltanto un punto d’inizio. Ci sono ancora tantissime altre cose che vorrei riuscire a raccontare.

DOMANDA OTTO
C’è qualcosa che vorresti aggiungere?

Mi piacerebbe ringraziarvi per questa intervista. Sono grata a tutte le persone che si sono interessate alle mie opere e a tutte le persone che hanno creduto in me, pur non essendo un’autrice famosa. Sono proprio questi “semplici” gesti a donarmi felicitò e a migliorarmi come persona e come artista.

Grazie!

DOMANDA NOVE
Se lo desideri può lasciarci gli indirizzi del tuo sito internet e della tua pagina Facebook.

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/ElisaFumisWrites/
Pagina Facebook di Parole Sbagliate:https://www.facebook.com/ParoleSbagliatebook/

 

Intervista a cura di: Crystal Allison Moore

 

attestato

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Lulu.com

Q&A – Parole Sbagliate

Buonasera!

Oggi rispondo ad alcune domande che mi sono state poste da una mia lettrice.

 

Le date presenti all’interno del romanzo nascondono significati reali/personali oppure sono inventate?

Sì, le date presenti all’interno del romanzo nascondono significati reali/personali. Non sono state messe a caso: in quelle giornate sono successi alcuni avvenimenti che mi hanno segnata e che ho voluto raccontare.

Nel romanzo sono presenti elementi reali? Ad es. ti sei ispirata a persone che conosci per i personaggi? Hai citato frasi o raccontato situazioni realmente vissute e successivamente romanzate? I luoghi in cui si muovono i tuoi personaggi esistono o sono immaginari?

Sì, molti fatti sono realmente accaduti: per esempio, il concerto di Giacomo o gli atti di bullismo. Altri elementi sono stati modificati oppure inventati.
Quasi tutti i personaggi sono persone reali oppure rappresentano ciò che vorrei essere: Margherita è la persona che avrei voluto essere; Giacomo è stato un ragazzo importante per me; Greta è una fusione tra un mio amico che si è suicidato e la mia migliore amica delle elementari.
I luoghi sono esistenti oppure sono stati “mescolati” tra loro e si trovano in Friuli.

Quando hai scritto il libro ti eri fissata un obiettivo in particolare? Come ad esempio trasmettere emozioni, far passare un insegnamento, divertire il lettore…

Quando ho scritto il mio libro mi ero fissata tre obiettivi: raccontare la “mia storia”, trasmettere un messaggio importante e far emozionare i lettori. Spero di esserci riuscita!

Alice è una ragazza di 23 anni e gli altri personaggi hanno circa la stessa età. Come mai hai scelto di farle vivere gli eventi spiacevoli della sua via proprio nel periodo delle medie e, per esempio, non al liceo? In questo caso il ricordo sarebbe stato più vivo, i sentimenti più forti…

Avendo sofferto tutta la vita, ho pensato che fosse normale provare dolore anche a distanza di tanti anni. È difficile riprendersi da una tragedia del genere.
Comunque la scelta è nata anche dalla mia ossessione per i numeri e i traguardi tondi (in questo caso, 10 anni).

Quali sono le tue “parole sbagliate”?

Le mie “parole sbagliate” sono tutte quelle frasi che ho detto al contrario, per paura di essere troppo onesta e vulnerabile; sono tutte quelle parole non dette, soffocate, a causa della paura, del dolore, dei fantasmi di un passato tormentato.
Purtroppo non posso rimediare e riscrivere la storia, ma posso almeno provare a imparare dai miei errori.

La storia è nata dal semplice desiderio d scrivere un romanzo oppure sentivi la necessità di raccontare qualcosa nello specifico?

Ho sempre desiderato scrivere almeno un romanzo.
Parole Sbagliate è nato dalla necessità di mettere su carta una situazione personale che mi faceva soffrire, che avevo dentro da un po’ di tempo e che occupava troppo spazio; per liberarmene, dovevo scrivere e condividere con gli altri questa mia esperienza. Ho voluto narrare qualcosa di specifico.
Per poter scrivere qualcosa di buono, bisogna essere pronti e consapevoli, avere delle cose da dire.

Quali sarebbero le parti di te che si potrebbero trovare nell’”altro mondo”?

Nonostante sia diversa da Camilla, probabilmente anch’io avrei creato un personaggio simile a Piero. Nell’altro mondo potrebbero trovarsi tutte le mie fragilità e tutte le mie angosce; il dolore che provo e che mi fa essere sempre malinconica, anche quando dovrei stare bene o essere contenta.

 

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Intervista Parole Sbagliate

Ecco a voi l’intervista di Giusy Sicari! Buona lettura!

 

Autore: Elisa Fumis
Titolo: Parole sbagliate
Genere: Fantasy
Trama:
Una libreria. Un libro misterioso.
Alice, aspirante scrittrice e appassionata lavoratrice, trova “Parole Sbagliate” tra i libri a metà prezzo. Ma non è un articolo in vendita: si tratta piuttosto di un oggetto contenente un messaggio in codice da risolvere.
Quando entra un nuovo cliente, Giacomo, chitarrista in una rock band, iniziano ad accadere cose strane…
I destini di alcuni dei personaggi presenti in questo libro si intrecciano per dar vita a una storia carica di mistero, immaginazione e sentimento, dove anche le parole sbagliate hanno un grosso peso sulle sorti dell’umanità.

 

DOMANDA 1

Nella trama leggiamo che Alice, la protagonista, all’interno di una libreria trova un oggetto misterioso con un codice al suo interno da decifrare….oggetto che non è in vendita oltretutto.

La mia domanda è se Alice riesce quindi ad accedere al contenuto di questo oggetto.
Suppongo oltretutto che si tratti di un oggetto, non di un libro. È esatto? Ci daresti qualche chiarimento?

 

RISPOSTA

Alice trova un libro “magico” che si chiama appunto Parole Sbagliate. L’oggetto in questione è l’elemento principale della storia. Ha una copertina nera, al suo interno vi è un’unica frase e un codice da decifrare. Le altre pagine sono tutte bianche e c’è un motivo in particolare che verrà svelato solo successivamente. Allo stesso modo, questo libro non si trova lì per caso.

 

DOMANDA 2

La protagonista, sempre all’interno di questa libreria incontra Giacomo e (ripeto la frase scritta nella trama) incominciano ad accadere “cose strane”
Cosa si intende per cose strane?
È chiaro che il romanzo va scoperto pian piano leggendolo ma…delucidaci un pochino.
Un accenno che ci faccia capire.

 

RISPOSTA

Giacomo non entra nella libreria dove lavora Alice per caso, viene “indirizzato”. Il ragazzo infatti lascia un oggetto importante in libreria proprio per lei. Da quel momento in poi i misteri si infittiscono e i ragazzi devono decifrare messaggi in codice e comprendere il perché della loro connessione.

 

DOMANDA 3

Mistero, immaginazione e sentimento in questo fantasy….
Cosa ti ha dato l’ispirazione per poi decidere di mettere nero su bianco questa storia?

 

RISPOSTA

Tutto è nato da una canzone che conteneva dei numeri casuali, messi solo per dare musicalità. Ho pensato che sarebbe stato bello se in realtà ci fosse stato un codice con un vero significato. Da lì inizia la mia storia. Gli altri elementi sono stati scelti in base a un’esperienza che mi aveva segnata. Dopo aver compreso l’importanza delle parole dette e non dette, il mio racconto si è scritto da solo. Era proprio quello ciò che volevo dire, quello che volevo lasciare al mondo. Non sarebbe potuta essere diversa come storia, anche se certi elementi sono stati aggiunti soltanto in seguito o comunque modificati un po’.

 

DOMANDA 4

Hai accennato nella trama di ” un grosso peso sulle sorti dell’umanità.”
A cosa ti riferisci?

 

RISPOSTA

Sono proprio le parole in questa storia ad avere un grosso peso sulle sorti dell’umanità. Le parole creano mondi e creature misteriose, una sorta di mondo parallelo al nostro. C’è chi ha questo potere, quello appunto di creare qualcosa con delle “semplici” parole. Le creature dell’altro mondo non dovrebbero interferire con il mondo degli esseri umani, ma in questo caso sì. Perciò i nostri protagonisti sono costretti a fare i conti con le loro parole e le loro azioni, portandoli a maturare e comprendere molte cose. È una riflessione su ciò che viene detto e su ciò che non viene detto, su ciò che non può essere cambiato. O forse sì.

 

DOMANDA 5

Perché i lettori dovrebbero leggerlo?

 

RISPOSTA

La mia storia è piuttosto semplice, ma credo sia anche molto profonda. A volte c’è bisogno di ritrovarsi in certe situazioni reali e umane, pur essendoci elementi fantastici. C’è il bisogno di sentirsi meno soli. Ho cercato di creare dialoghi sinceri e reali, non troppo artificiali. Leggendo molto, mi rendo conto che spesso si vuole impressionare il lettore. Invece io ho scritto ciò che sentivo io di scrivere, non per piacere. E penso che questa trasparenza, questa spontaneità, possa in qualche modo piacere ed emozionare il lettore.

 

DOMANDA 6

Puoi chiarirci per favore i formati disponibili, come e dove poter acquistare il tuo libro?

 

RISPOSTA

Parole Sbagliate si trova in formato cartaceo (o ebook) sul sito Lulu.com http://www.lulu.com/shop/elisa-fumis/parole-sbagliate/paperback/product-22815078.html
Si trova anche in formato solo cartaceo su Amazon: https://www.amazon.it/Parole-Sbagliate-Elisa-Fumis/dp/1326586246
Altrimenti è possibile acquistarlo direttamente da me con spedizione economica (piego di libri). In questo caso a volte ho spedito dei simpatici omaggi (es. segnalibri).

 

DOMANDA 7

Si faccia una domanda, si dia una risposta.

 

RISPOSTA

Sei soddisfatta di questo tuo primo lavoro?
Sì, ma è soltanto un punto d’inizio. Ci sono ancora tante altre cose che vorrei riuscire a raccontare.

 

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