Days (Maggio 2020)

Benvenuti o bentornati sul mio blog!

Oggi parlerò soltanto di me stessa e non di libri dopo tantissimo tempo. Sento il bisogno di sfogarmi, di raccontarmi attraverso il mio blog.

Mi sto asciugando le lacrime versate nell’ultima ora. Oggi, dopo mesi, l’ho incontrato. Rivederlo mi ha fatto uno strano effetto, soprattutto dopo le sue ultime parole.

Ci siamo fatti male. Com’è possibile? Io mi reputo una persona buona, gentile e sensibile e credo, nella sua infinita stranezza, che lo sia anche lui. Due anime così possono davvero ferirsi, pur non essendoci questa intenzione? Perché succede? Non dovrebbe essere il contrario? Due anime così dovrebbero essere felici quando si vedono e si salutano.

Ho atteso un suo segnale. Se mi avesse rivolto la parola, avrei ricambiato il saluto. Non mi sarei mai permessa di parlargli, sapendo di farlo stare male.  La verità è che avrei voluto scusarmi per il mio comportamento, per le mie parole “offensive” nei suoi confronti. Non ci siamo capiti, ma io non avevo intenzione di dargli fastidio o di insultarlo.

L’ho osservato per tutto il tempo, come sempre, mentre lui non mi ha guardata. Non ho potuto dirgli nulla, ho soltanto accettato il suo volere e l’ho lasciato andare via senza fermarlo. Non ho alcun diritto di dirgli di aspettare e di ascoltarmi.

Mi chiedo: qualcuno può stare davvero male per me, la persona più insignificante della Terra? Io non faccio parte della vita di quest’uomo, anche se avrei tanto voluto. Se non sono mai stata importante per lui, com’è possibile che, dopo due mesi, sia ancora arrabbiato? Forse mi odia a tal punto da non volermi neppure vedere e salutare.

Non posso rimediare, ma vorrei che sapesse che mi dispiace se l’ho ferito in qualche modo. Vorrei che capisse che ho sempre voluto il suo bene.

Per tanto tempo ho dovuto rinnegare i miei sentimenti, mi sono dovuta imporre di non provare nulla. Fa male ed è ingiusto.

Può un amore valere anche senza essere ricambiato?

Per oggi è tutto.

 

La vostra Elisa

Colazione da Bosio

Questa mattina sono andata a fare colazione al Bistrot Bosio.
Ho ordinato un cestino di frutta e un tè caldo. Ho trovato il pasticcino spettacolare: sono rimasta colpita dalla bontà e da quel senso di freschezza che trasmettono la frutta e la crema. Il tè ha reso tutto più gustoso.

Nel locale si è esibita Ester Pavlic, un’arpista triestina. Ha eseguito numerosi brani, tra cui River Flows in You.

colazione 14

Classe 1989.
Ha al suo attivo innumerevoli concerti.
Collabora con diverse orchestre del Friuli Venezia Giulia ed è stabile nell’orchestra “Ventaglio d’arpe”.
Ha inciso un CD per arpa, canto e tromba, che si intitola “Anywhere in the world”.
È docente presso alcuni istituti musicali del Friuli Venezia Giulia e del Veneto.
Si è diplomata anche in canto lirico.

Ester Pavlic si è rivelata una piacevole sorpresa. I brani che ha proposto oggi mi sono piaciuti, li ho trovato rilassanti e armoniosi. Non c’è incertezza nel suono della sua arpa, soltanto dolcezza, delicatezza e un pizzico di magia che ti trasporta in un mondo incantato.

Ho trascorso una mattinata diversa dal solito, assaporando un pasticcino buonissimo e sorseggiando un tè squisito accompagnati dalle note soavi di un’arpista di talento.

Mattinata al Museo della Cantieristica (MuCa)

Il MuCA (Museo della Cantieristica) è un museo dedicato alla storia e all’evoluzione del cantiere navale della città di Monfalcone.
Ha sede nell’ex Albergo Operai del Villaggio di Panzano, una zona residenziale comprendente 150 case per gli operai del cantiere e le rispettive famiglie.
L’albergo per gli operai celibi fu progettato dall’ingegnere Dante Fornasir e venne costruito nel 1920. Veniva soprannominato “albergo dei lupi” perché era facile perdersi. Conteneva 700 stanze, una mensa, un bar e numerose sale per le attività ricreative (biblioteca, sale da gioco, sala ginnastica, sala del ciabattino, etc.)
Negli anni Venti venne costruito anche un albergo per gli impiegati celibi, distante dalla fabbrica dei fratelli Cosulich. Conteneva 120 stanze, più grandi e prestigiose rispetto a quelle destinate alla classe operaia. Adesso è un albergo di lusso (4 stelle) chiamato Europalace.

Il museo è suddiviso in 4 aree tematiche e 14 sale.

All’ingresso il visitatore riceve un tesserino elettronico corrispondente a un personaggio storico da inserire in apposite postazioni multimediali, permettendogli così di ascoltare il punto di vista del personaggio in questione e di scorrere le immagini dei singoli temi. Mi è stato assegnato Nicolò Costanzi, architetto navale, nato a Trieste il 19 ottobre del 1893. Venne arruolato a 22 anni (Prima Guerra Mondiale). I fratelli Cosulich lo assunsero al Cantiere Navale Triestino di Monfalcone, fondato il 3 aprile 1908, si fece strada e presto divenne
imprenditore.
Nella prima sala sono presenti anche teche con foto, oggetti e accanto i dovuti approfondimenti. Al centro c’è una mappa interattiva (a forma circolare) dedicata all’evoluzione del territorio monfalconese prima, durante e dopo la nascita del cantiere navale.

Nella sala collegata alla prima è presente una linea del tempo, che ripercorre oltre 100 anni di storia dedicata al Cantiere e al territorio con immagini e didascalie.

In un’altra stanza è presente un simulatore di gru, un gioco tridimensionale che permette al visitatore di “manovrare” una gru da una postazione di comando centrale e fare un viaggio virtuale nel bacino (la struttura è composta da 18 punti, presenti nella postazione touchscreen) accompagnato da una carrellata di immagini e video visibile sullo schermo laterale. È un’esperienza unica!

Nella sala dei personaggi vengono proiettati sei personaggi virtuali (nel mio caso, Nicolò Costanzi) con punti di vista differenti, come se volessero raccontare una storia a noi spettatori. Costanzi si confronta con Egone Missio, disegnatore navale, e con Elda, una donna che gli chiede di assumere il marito disoccupato. Quest’ultima venne assunta come operaia ed è realmente esistita.
L’audio non è dei migliori e non permette al visitatore di cogliere tutte le frasi che vengono pronunciate. È un peccato perché è una delle parti più interessanti e coinvolgenti del museo.

In altre sale sono presenti modellini in scala di navi da crociera e due postazioni multimediali che approfondiscono l’evoluzione della produzione del cantiere; altre produzioni del cantieri; esposizioni di opere delle mostra “Arte nei transatlantici”.

Una stanza è  dedicata alla ricostruzione multimediale del Teatro del Villaggio di Panzano, demolito durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il teatro Euripide venne inaugurato l’11 dicembre 1920. Aveva 480 posti a sedere e poteva contenere fino a 1000 ospiti. Era stato realizzato in stile viennese.

Non manca un Memoriale per le Vittime dell’amianto, una stanza che le ricorda attraverso immagini, testi e oggetti degli operai di forte impatto visivo (per esempio, un pannello a forma di polmoni). Sono riportati tutti i nomi dei Martiri dell’amianto.

Alla fine il visitatore può esprimere un giudizio sul museo mediante un breve questionario da compilare e/o acquistare un souvenir targato MuCa (cartoline, spille, chiavette USB, poster, agende moleskine, borse di tela, etc.)

 

Il MuCA è un museo che merita di essere visitato. Strumenti multimediali moderni si uniscono a reperti storici, creando qualcosa di unico e spettacolare che ti fa immedesimare nella vita di molti individui legati al cantiere senza mai annoiarti; è come se provassi in prima persona i loro sentimenti. La tecnologia (schermi touchscreen, ricostruzioni tridimensionali, mappe interattive, etc.) ti riporta indietro nel tempo, facendoti vivere una realtà molto lontana da quella attuale. È paradossale? Forse sì, ma è proprio questo il bello del MuCa!

Compleanno

Oggi è il mio compleanno!
L’ho sempre odiato, ho sempre pianto in quest’occasione. Anche prima ho versato molte lacrime; ultimamente capita spesso, purtroppo.
Quest’anno moltissime persone mi ha fatto gli auguri, anche sconosciute. Sono stata un po’ male quando ho letto il messaggio di un mio amico, ma pensavo che non mi avrebbe neanche fatto gli auguri. Va bene così.
Ieri ho preparato i cupcakes per la seconda volta nella mia vita. Sono buonissimi!
Oggi mi sono arrivati i manga che ho acquistato da Ibs. Dai miei zii ho ricevuto un CD, una felpa e un quaderno per scrivere pensieri hygge. Quest’ultimo è il mio regalo preferito. Una ragazza ha deciso di comprare il mio libro, Parole Sbagliate, proprio oggi. Che carina!
Adesso mi metto a scrivere un po’ sul diario nuovo.
A presto.

Hygge, il segreto danese per essere felici

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Hygge è una parola danese che rappresenta un’atmosfera di relax, di comodità e di accoglienza.
Hygge è una cioccolata calda con gli amici.
Hygge è una coperta morbida.
Hygge è un cuscino comodo.
Hygge è una candela profumata.
Hygge è una buona lettura.
Hygge è il segreto danese per essere felici. Felici per le piccole cose che scaldano il cuore anche nelle giornate più fredde.

 

Essendo sempre nervosa e malinconica nelle giornate autunnali, ho deciso di provare a essere più serena grazie alla challenge proposta dalla pagina Facebook Hygge Italia – la felicità è il cammino. Chi mi conosce sa che odio ottobre e novembre a causa del mio compleanno e di altre circostanze.
Vi ricopio la challenge. Troverete un ✔️ accanto a ogni “prova” che riuscirò a portare a termine.

🍁 Challenge di Autunno

• La tisana calda alla sera prima di dormire. ✔️
• Restare avvolti da plaid morbidi e colorati. ✔️
• Comprare tantissima frutta e verdura di stagione. ✔️
• Accendere ogni sera una candela profumata ✔️
• Creare una lista di cose per cui siamo grati ✔️
• Leggere un buon libro sotto le coperte ✔️
• Preparare le zucche per la notte di Halloween
• Addobbare la vostra casa con uno stile hygge autunnale
• Indossare sciarpe morbide e colorate, meglio se fatte a mano
• Preparare un dolce autunnale
• Scrivere una lista di buoni propositi
• Una cioccolata calda in compagnia di un’amica
• Indossare calzini colorati
• Maratone serali di film e pop corn
• Preparare decorazioni natalizie
• Una lunga passeggiata tra le foglie autunnali
• Scrivere una lettera
• Fare un bagno caldo e rilassante con oli essenziali
• Comprare pigiamini carini
• Creare una playlist di canzoni autunnali
• Sentire le persone che amiamo e che ci scaldano il cuore
• Ritagliare momenti per se stessi di totale relax
• Mangiare qualcosa di dolce
• Farsi qualche regalino
• Andare in luoghi suggestivi e fare il pieno di paesaggi dai colori autunnali
• Coltivare la serenità in se stessi
• Abbracciare e farsi abbracciare da chi amiamo
• Fare una selezione di ciò che vogliamo tenere e ciò che vogliamo buttare
• Fare meditazione e pensieri positivi
• Trasformare la malinconia autunnale in tante emozioni belle da vivere!
🍁🍁🍁

E voi pensate di mettervi alla prova con questa challenge? ☕ Ne avete altre simili da propormi? Commentate qua sotto!

A presto.

 

3 motivi per cui sono felice oggi

Buonasera!

Ieri è iniziata ufficialmente l’estate e nel pomeriggio ho lavorato. Negli ultimi tempi le cose mi stanno andando meglio, quindi ho deciso di aggiornarvi. Anche se non sto bene, non voglio cadere nel vittimismo.

Oggi è stata una giornata positiva per alcuni motivi:

✒ Ho comprato dei manga a buon prezzo e ho ricevuto due libri gratis;

Ibs e Piemme hanno deciso di regalare una copia dell’edizione speciale del romanzo La Moglie Tra di Noi a tutti i partecipanti alla loro iniziativa: bisognava scaricarne l’estratto (32 pagine), leggerlo e poi scriverne un breve commento per poter ottenere il codice promo da inserire al momento dell’acquisto. A me piaciuto tantissimo! Non vedo l’ora di avere tra le mani la mia copia omaggio per “divorarla”. Potrei anche scriverci una recensione, no?
Ibs ha voluto regalarmi pure un altro romanzo, soltanto per aver acquistato almeno tre libri; tra quelli proposti ho scelto La Figlia Sbagliata di Jeffery Deaver.
Ma non è finita qua, signore e signori! Ho comperato 7 manga: A Silent Voice 3 e 4, Mairunovich 10 e 11, Dusk Maiden of Amnesia 8, Chopperman alla riscossa (volume unico) e Sogno d’Amore 6. Ho risparmiato più di 6 euro, non ho pagato le spese di spedizione e ho ricevuto due libri gratis.

GRATIS 2 LIBRI IBS

✒ L’anteprima del mio libro, Parole Sbagliate, ha raggiunto le 800 visualizzazioni;

800 visualizzazioni PS anteprima

✒ Sono tra i tester di un trattamento di bellezza per capelli.

Stamattina mi è stato comunicato di essere tra i tester di LEGERITY, Beauty Hair Cream. Mi piace prendermi cura dei miei capelli, quindi voglio proprio provare questo prodotto. Anche in questo caso potrei scriverci una recensione.

LEGERITY

E voi per quali motivi siete stati felici oggi? Scriveteli nei commenti!

A presto.

 

I had all and then most of you. Some and now none of you.

Sto piangendo.
Mi sento sola questa sera. Mi manca tanto un mio amico, ormai è da troppo tempo che non facciamo una bella chiacchierata. Le nostre conversazioni mi facevano stare bene. E invece ora c’è soltanto un vuoto a forma di inserire qui il suo nome nel mio cuore, che provo a colmare con la scrittura o con altre attività. Mi ero abituata così tanto alla sua presenza da non riuscire più a sopportare la sua assenza. Adesso la normalità è non sentirsi più o solo ogni tanto.
Era così tenero, proprio come un pulcino… Le cose belle finiscono subito.

 

Ho passato delle giornate durissime. Mercoledì ho provato tanto dolore, è stato insopportabile. Per fortuna giovedì pomeriggio ho lavorato e subito dopo ho finito di leggere Psychic Detective Yakumo 4. Pure venerdì sono stata molto male, anche se mi ero svegliata positiva.
Oggi finalmente ho acquistato il manga di Your Name. Non è stato facile perché mi ricorda proprio il mio amico. Riuscirò a leggerlo senza piangere troppo? Si accettano scommesse! Posso dirvi che ho guardato più volte il film e ho sempre versato un sacco di lacrime. E pure con la novel mi sono commossa tanto, pur conoscendo a memoria la storia. Sono un caso disperato!

 

Sto impazzendo. Vorrei prendere il primo treno per inserire qui la sua città, anche se sono le 23.30. Meglio fare una passeggiata per calmarmi.

 

Buonanotte.

Piccola Fiera dell’Economia Solidale

Ieri pomeriggio sono stata alla Piccola Fiera dell’Economia Solidale tenutasi presso un ricreatorio della mia città. Vi erano presenti una quindicina di stand: Benkadì, Essenza del Carso, Parco dei Principi, Agriturismo e Parco Rurale Alture di Polazzo, Arca di Novacco, Terra di Ciona, La Banca del Tempo, Futura Ecoshoes, Calze Natur, Ragioniamo con i piedi, Punto a capo, Book à porter, Sartoria Plait, Rilana, Altrescarpe e Lister.

Benkadì (“Assieme è meglio” in africano) è un’associazione culturale che gestisce due botteghe di commercio equo e solidale e che organizza eventi culturali e corsi di formazione.
Hanno esibito borse, magliette, cappelli, libri. Personalmente ho gradito molto le borsette con stampe di girasoli o margherite e una T-shirt con la frase “Non puoi vivere una favola se non hai coraggio di entrare nel bosco“.

Essenza del Carso è un progetto che realizza prodotti sott’olio, tisane e sali aromatici, derivanti da erbe selvatiche raccolte in modo sostenibile.
Hanno esposto la loro merce insieme a degli assaggini.

Parco dei Principi è un’apicoltura che produce mieli biologici.
Sono stati esposti mieli di acacia, ailanto, millefoglie, castagno e di tiglio, con la possibilità di assaggiarli.

L’azienda agricola sociale Molin Novacco coltiva e vende prodotti biologici; è un progetto della Cooperativa Sociale La Cisile.
Ha esposto varie farine biologiche macinate a pietra, pasta di farro da farina biologica, succo d’uva, marmellate, confetture e mostarde derivate da prodotti biologici.

Terra di Ciona è un’azienda biologica che produce farina di frumento, di mais, e di orzo (le farine vengono macinate a pietra) e coltiva pesche e vari ortaggi.
La signora Nadia Z. mi ha raccontato la sua storia: aveva dei campi di proprietà e aveva deciso di abbandonare Trieste per dedicarsi a quest’attività, che le permette di stare a contatto con la natura, lontana dall’inquinamento e dalla vita frenetica di città. Ho sentito la passione di questa donna per il suo lavoro e per i prodotti bio, che non vengono sottoposti a nessun trattamento.
Le consegne a domicilio di questi prodotti vengono effettuate di martedì.

La Banca del Tempo Pollicino è un’associazione basata sullo scambio gratuito di tempo: per esempio, io potrei dare un’ora di ripetizioni in cambio di un’ora di yoga. Gli scambi possono avvenire anche tra persone diverse, in base al tempo accumulato.

Futura Ecoshoes, Calze Natur Ragioniamo con i piedi hanno presentato rispettivamente scarpe in canapa, calze biologiche di lana, cotone e canapa per adulti e bambini e scarpe bio in pelle anallergica ed ecologica.
La canapa è una fibra viva, la cui coltivazione non necessita di trattamenti. Il tessuto che ne deriva è morbido, fresco in estate e caldo in inverno e può assorbire l’umidità del corpo, tenendolo asciutto. È adatto anche alle giornate di pioggia ed è più resistente all’usura.

Book à porter  realizza portalibri da viaggio con tessuti  di scarto delle fabbriche (per esempio, stoffe di divani). Permettono ai libri di non sgualcirsi in borsa o in valigia e sono davvero molto carini e originali.
Questi prodotti vengono creati in diversi formati: dalla XL alla XS, in base alla grandezza del libro o del lettore di libri elettronici.

Sartoria Plait (“Plait” in friulano significa “ascoltare”) è un progetto della Cooperativa Sociale THIEL.
Questa sartoria utilizza l’ecoprint, una tecnica di stampa naturale che avviene per mezzo del tannino, un pigmento presente nelle foglie. Mi è stato detto che non sempre il risultato è soddisfacente e che ci vogliono diverse ore per effettuare la stampa. Guadiamo il lato positivo: non vengono utilizzati macchinari o sostanze nocive per realizzare le stampe.

C’è stato anche un interessante incontro del progetto “Conoscere condividere rispettando le differenze”: alcune donne provenienti dal Bangladesh hanno mostrato abiti e accessori di bellezze della loro cultura.

Ho acquistato un gufo e una famiglia di istrici in legno, realizzati da persone che frequentano il Centro Epoché.

La Piccola Fiera dell’Economia Solidale è un’occasione per presentare prodotti biologici e naturali, realizzati a basso impatto ambientale, e per far conoscere realtà del territorio (e non solo) ancora poco conosciute.

 

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Days – Just don’t leave, don’t leave

Buonasera!

Negli ultimi tempi non me la sono passata molto bene, ma oggi sto un pochino meglio.
Voglio essere più forte, voglio diventare una bella persona. Ce la metterò tutta!

Oggi mi sono dedicata a un “progetto” top secret. Preferisco non parlarne in quanto non sono ancora convinta delle mie probabili capacità. Almeno mi sono tenuta occupata.
Mi sarebbe piaciuto andare in qualche parco come l’anno scorso, ma non ho avuto tempo per organizzarmi. Ieri sono stata un’ora nell’orto di mia nonna e mi sono rilassata: stare a contatto con la natura mi aiuta a non avere pensieri, è una sensazione stupenda.
Ho scattato alcune foto, mi sono vista più carina con una camicia che mi ha dato mia mamma. Tutti sono più belli quando ne indossano una, si sa.
Pur non avendo fatto nulla per Pasquetta, sono comunque contenta: una ragazza a cui ho chiesto di realizzare dei portachiavi ispirati al mio libro (Parole Sbagliate) mi ha mandato gli schizzi e sono spettacolari; ho scelto la persona giusta per questo tipo di lavoro. Nel frattempo pure io mi sono dedicata al disegno nella speranza di migliorare.
Questa sera vorrei sentire un mio amico, anche se abbiamo già parlato ieri. Vorrei chiacchierare con lui ogni giorno, ma non mi piace essergli di peso o dargli fastidio. Meglio concentrare le energie in alcuni progetti che ho in mente di realizzare presto.

Anche per oggi è tutto! Stay tuned.