Ieri pomeriggio sono stata alla Piccola Fiera dell’Economia Solidale tenutasi presso un ricreatorio della mia città. Vi erano presenti una quindicina di stand: Benkadì, Essenza del Carso, Parco dei Principi, Agriturismo e Parco Rurale Alture di Polazzo, Arca di Novacco, Terra di Ciona, La Banca del Tempo, Futura Ecoshoes, Calze Natur, Ragioniamo con i piedi, Punto a capo, Book à porter, Sartoria Plait, Rilana, Altrescarpe e Lister.
Benkadì (“Assieme è meglio” in africano) è un’associazione culturale che gestisce due botteghe di commercio equo e solidale e che organizza eventi culturali e corsi di formazione.
Hanno esibito borse, magliette, cappelli, libri. Personalmente ho gradito molto le borsette con stampe di girasoli o margherite e una T-shirt con la frase “Non puoi vivere una favola se non hai coraggio di entrare nel bosco“.
Essenza del Carso è un progetto che realizza prodotti sott’olio, tisane e sali aromatici, derivanti da erbe selvatiche raccolte in modo sostenibile.
Hanno esposto la loro merce insieme a degli assaggini.
Parco dei Principi è un’apicoltura che produce mieli biologici.
Sono stati esposti mieli di acacia, ailanto, millefoglie, castagno e di tiglio, con la possibilità di assaggiarli.
L’azienda agricola sociale Molin Novacco coltiva e vende prodotti biologici; è un progetto della Cooperativa Sociale La Cisile.
Ha esposto varie farine biologiche macinate a pietra, pasta di farro da farina biologica, succo d’uva, marmellate, confetture e mostarde derivate da prodotti biologici.
Terra di Ciona è un’azienda biologica che produce farina di frumento, di mais, e di orzo (le farine vengono macinate a pietra) e coltiva pesche e vari ortaggi.
La signora Nadia Z. mi ha raccontato la sua storia: aveva dei campi di proprietà e aveva deciso di abbandonare Trieste per dedicarsi a quest’attività, che le permette di stare a contatto con la natura, lontana dall’inquinamento e dalla vita frenetica di città. Ho sentito la passione di questa donna per il suo lavoro e per i prodotti bio, che non vengono sottoposti a nessun trattamento.
Le consegne a domicilio di questi prodotti vengono effettuate di martedì.
La Banca del Tempo Pollicino è un’associazione basata sullo scambio gratuito di tempo: per esempio, io potrei dare un’ora di ripetizioni in cambio di un’ora di yoga. Gli scambi possono avvenire anche tra persone diverse, in base al tempo accumulato.
Futura Ecoshoes, Calze Natur e Ragioniamo con i piedi hanno presentato rispettivamente scarpe in canapa, calze biologiche di lana, cotone e canapa per adulti e bambini e scarpe bio in pelle anallergica ed ecologica.
La canapa è una fibra viva, la cui coltivazione non necessita di trattamenti. Il tessuto che ne deriva è morbido, fresco in estate e caldo in inverno e può assorbire l’umidità del corpo, tenendolo asciutto. È adatto anche alle giornate di pioggia ed è più resistente all’usura.
Book à porter realizza portalibri da viaggio con tessuti di scarto delle fabbriche (per esempio, stoffe di divani). Permettono ai libri di non sgualcirsi in borsa o in valigia e sono davvero molto carini e originali.
Questi prodotti vengono creati in diversi formati: dalla XL alla XS, in base alla grandezza del libro o del lettore di libri elettronici.
Sartoria Plait (“Plait” in friulano significa “ascoltare”) è un progetto della Cooperativa Sociale THIEL.
Questa sartoria utilizza l’ecoprint, una tecnica di stampa naturale che avviene per mezzo del tannino, un pigmento presente nelle foglie. Mi è stato detto che non sempre il risultato è soddisfacente e che ci vogliono diverse ore per effettuare la stampa. Guadiamo il lato positivo: non vengono utilizzati macchinari o sostanze nocive per realizzare le stampe.
C’è stato anche un interessante incontro del progetto “Conoscere condividere rispettando le differenze”: alcune donne provenienti dal Bangladesh hanno mostrato abiti e accessori di bellezze della loro cultura.
Ho acquistato un gufo e una famiglia di istrici in legno, realizzati da persone che frequentano il Centro Epoché.
La Piccola Fiera dell’Economia Solidale è un’occasione per presentare prodotti biologici e naturali, realizzati a basso impatto ambientale, e per far conoscere realtà del territorio (e non solo) ancora poco conosciute.
